«Abbiamo ben chiara la minaccia terroristica. La mia valutazione, tuttavia, condivisa da tutto il sistema sicurezza, è che la minaccia è costante. Cresce da parte nostra lo stato d'allerta per difenderci nel miglior modo possibile. Ma non vi è nessun elemento concreto per poter dire che lo stato di minaccia si sia aggravato»
«Conosciamo bene la realtà, una realtà potenzialmente pericolosa», ha aggiunto, «e siamo preparati al meglio per affrontarla».
l'arena
Pensare ad uno scambio armi e droga con appoggi logistici penso sia una ipotesi da percorre su cui vale la pena lavorare
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Cafiero rivela inoltre che sono già in corso delle indagini “fondate sul monitoraggio internet, per verificare, con l’ausilio della Polizia Postale, se soggetti che provengono dalle aree più calde e che risiedono nel territorio reggino possano avere rapporti con esponenti dell’Isi. Abbiamo indizi – afferma – di vicinanza ma non intraneità al terrorismo” -
strill.it
Sono dichiarazioni da comprendere nel contesto però i professionisti del settore dovrebbero rendersi conto che le loro parole giungono ad una audience vasta che già poco conosce della materia e viene bombardata giornalmente con notizie costruite in una certa maniera e anche false.
Quindi si aggiunge panico al panico.
Se il procuratore Cafiero è solito lavorare su ipotesi e non su fatti allora buon per lui.
Il cittadino che lo ascolta è lo stesso che gioisce sui social della morte del tunisino residente in Italia che combatteva per Isis e incita quelli partiti per unirsi ai curdi.
L'ipotesi nella vita di tutti i giorni porta all'odio contro tutti i musulmani e non solo contro i terroristi.
Certe frasi possono servire da incoraggiamento.
"Di vicinanza ma non di intraneità" può significare tutto e niente.
Poi sarebbe bene definire cose e persone.
Parlano tutti di Isis senza sapere nemmeno cosa significhi e soprattutto chi caratterizza e dove.
Non c'è nulla di islamico tantomeno di califfato in quello che stanno facendo in Iraq. Basterebbe studiare la storia.
Si continua a parlare di terrorismo islamico in maniera sbagliata come notava il procuratore Spataro che di certe cose ne capisce per davvero.
Obama insiste nel distinguere ogni volta tra Islam e terrorismo perchè conosce bene le conseguenze e vuole evitarle. L'odio in una nazione multietnica non può portare che disagi.
Ma soprattutto non si hanno ben chiari quali sono i pericoli, da dove vengono e dove vanno.
Insomma nell'Italia con bassa cultura digitale scopriamo che mancano proprio gli uomini delle istituzioni che non sanno comunicare.
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