domenica 22 febbraio 2015

I segreti degli angeli che portano cose buone .

Quella narrata nel capitolo 2 di Giosuè è una vera e propria spy story. Prima del passaggio del Giordano per invadere la terra di Canaan, Giosuè inviò due spie per avere informazioni aggiornate sulla città di Gerico. Della donna che abitava forse in vicinanza della torre, il testo dice: «legò la cordicella scarlatta alla finestra…». Con una fune i due 007 dell’Antico Testamento poterono fuggire dalle mani degli inseguitori. Al momento della conquista di Gerico da parte degli Israeliti, la prostituta fu preservata dall’eccidio con la propria famiglia, come le era stato promesso.

Come definisce gli uomini e le donne dell’Intelligence?

Sono una via di mezzo tra sentinelle ed esploratori. La loro opera migliore è la prevenzione. Perciò i migliori risultati restano invisibili, i successi sconosciuti. 
erri de luca intervistato da sicurezza nazionale


12. O credenti, evitate di far troppe illazioni, ché una parte dell'illazione è peccato. Non vi spiate e non sparlate gli uni degli altri. Qualcuno di voi mangerebbe la carne del suo fratello morto? Ne avreste anzi orrore! Temete Allah! 
Sura al Hujurat traduzione di Hamza Roberto Piccardo


Anche nella tradizione profetica presente nel Corano da Adamo ed Abramo fino al profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) vengono ravvisate tracce consistenti di attività di intelligence intesa come esplorazione in funzione della protezione del bene comune.
Nella penisola arabica la pratica di raccogliere informazioni, resa più agevole dal fatto che all'epoca non esistevano stati nè confini o documenti, risale ai tempi delle due tribù dalle quali sono discese le stirpi odierne : i Qahtani in Yemen e gli Adnani di Najiz e Hajiran meglio conosciute in quanto aree che si snodano attorno alla Mecca.
Si andava alla ricerca di notizie per proteggere la propria zona e la propria tribù nonchè le attività commerciali.
In una terra arida come quella d'Arabia anche le esplorazioni alla ricerca di aree con sorgenti di acqua erano in fondo attività di intelligence.
Le tribù iniziarono con semplici scorribande nei territori vicini ma poi affinarono le proprie azioni con l'addestramento e il camuffamento.
Per cambiare connotati si sottoponevano anche a rudimentali operazioni chirurgiche al volto.
Lo storico al Tabari riferisce di agenti sotto copertura che di propria iniziativa si facevano rimodellare orecchie e naso.

L'angelo Gabriele che discese per trasmettere i versetti coranici al profeta Muhammad, in alcuni versi viene definito al Namous cioè colui che detiene i segreti che portano cose buone.
In contrasto al jasous è colui che va alla ricerca di notizie e chiacchiere con il preciso scopo di arrecare danno.
Questa è una distinzione importante che ci deriva direttamente dal Corano.
L'accezione negativa del termine spia deriva dalla radice tajassasa nella sura al Hujurat.
Spiarsi l'un l'altro per farsi del male è cosa deleteria e proibita.
Il mukhbir è la persona che lavora al servizio della comunità e la sua attività è a fin di bene.
La spia vera è alla continua ricerca di notizie, comunicazioni, lettere, fatti la cui conoscenza può essere usata per proteggere i cittadini.
Il comparto di intelligence che ne coordina le attività è chiamato mukhabarat .
La sezione militare che raccoglie ed elabora informazioni è conosciuta come istikhbarat.

Dallo studio del Corano e dei detti del profeta è possibile tracciare una evoluzione della attività di intelligence mirabilmente costruita da Muhammad sin da quando era perseguitato dalla tribù dei Quraishi .
Questi avevano intuito come l'integrità del profeta e la veridicità dei principi che andava predicando, potessero mettere in serio pericolo la loro comunità.
Così iniziarono a tendergli ogni tipo di tranello ed insidia.
Le prime spedizioni erano molto rudimentali e messe assieme dalle persone che per prime avevano aderito alla chiamata.
Quando Allah ispirò il profeta a migrare verso Medina, Muhammad si rifugiò nella grotta di Thaur assieme al suo fedele amico abu Bakr e vi rimase per un pò.
I figli di quest'ultimo di giorno andavano alla Mecca per raccogliere informazioni circa eventuali sortite per colpirlo e di notte tornavano per riferire.
In questi primi tentativi assemblati in maniera molto elementare, il profeta si serviva di qualsiasi fonte utile e senza forzare nessuno.
Tra i suoi ayun (occhi) c'erano beduini, commercianti di passaggio, pastori, ebrei, politeisti e anche copti.
Si era costruito una rete di contatti fra le persone che lo stimavano per la sua onestà e trasparenza e avevano compreso quanto fosse importante il progetto che aveva in mente di mettere in atto cioè la costruzione di uno stato unito nel nome di Dio.
La fiducia che la sua  rettitudine ispirava era tale da fare si che lo sostenessero anche coloro i quali non avevano aderito al messaggio religioso.
A questi tentativi embrionali di intelligenza tattica fecero seguito delle vere e proprie strategie.
Con la formazione dello stato islamico e l'avvento di battaglie importanti, il profeta dislocò agenti su tutto il territorio in modo che collezionassero ogni tipo di informazione non solo di utilità politica e militare ma anche sociale ed economica.
Organizzò il pattugliamento della città e delle zone circostanti e inviava uomini in perlustrazione ed avanscoperta in periodi di guerra.
Le attività di intelligence servivano a proteggere la gente che aveva riposto fiducia in Dio e nel suo messaggero.

Oggi come allora la raccolta "buona" di informazioni ha il preciso scopo di proteggere la comunità ovvero di tutti quelli che a prescindere dalla religione, dalle proprie tradizioni e dalle ideologie, hanno deciso di dare la propria adesione ad uno stato e di rispettarne leggi e norme.
Che Allah il signore Dio unico e misericordioso  protegga e guidi sempre tutti noi e in particolar modo gli uomini e le donne dediti ai segreti che portano cose buone.


Ref. :
Intelligence Elsewhere: Spies and Espionage Outside the Anglosphere

Foto birdsofsaudiarabia.com


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