lunedì 22 dicembre 2014

Le anime nere dell'aquila zoppa





Si fatica a trovare un "mostro" che esca da questa inchiesta.
Il magistrato ha parlato di doppio binario del gruppo che da un lato prevedeva la tattica del terrore e dall'altro l'ingresso nelle istituzioni attraverso partiti e seggi in parlamento.
In mafia capitale questo schema non c'era perchè Carminati aveva già trovato i suoi interlocutori naturali all'interno dei vari apparati.
A leggersi le intercettazioni c'erano molte intenzioni e livori ma poca azione.
Chiacchieravano parecchio questi tizi ma poi in concreto non hanno nemmeno fatto la rapina di cui fantasticavano.
Hanno comprato vecchie armi.
D'altra parte i potenziali obiettivi erano Casini e Chiodi e l'ideologo un arzillo vecchietto di 93 anni.
Poca roba.
Epperò anche questa volta viene da chiedersi perchè certi movimenti siano totalmente assenti dalle relazioni annuali dei servizi .

C'è effettivamente un'anima nera come sembrerebbero ipotizzare i magistrati di Palermo per eventi relativi ad epoche antecedenti, che tende a minimizzare o ad oscurare la pericolosità della destra eversiva o è "semplice" ignoranza dell'analista ?
E al ministro la questione come viene posta ?

Sarebbe importante saperlo perchè la destra che va tenuta d'occhio attualmente è quella di Fiore che si muove in continuazione per l'Europa nel tentativo di compattare vari gruppi in nome della lotta all'Isis.
Temibile anche la destra di Salvini che a casa fa pappa e ciccia con casa pound e poi va e viene tra Le Pen e Putin.
Quello stesso Putin che pare rientrare tra gli artefici dei giochi per il Quirinale.
Passi che non lo scrivono nella relazione ma almeno qualcuno tiene d'occhio tutto ciò ed altro?

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