martedì 30 dicembre 2014

Buone notizie ed integrazioni


A livello nazionale, delle 54mila persone in carcere, il 32% è rappresentato da detenuti stranieri, circa 17mila, con una larga rappresentanza di musulmani.
il manifesto via ristretti

Rileggere la nostra Costituzione attraverso gli occhi di altre culture è un modo per integrare e integrarsi
bandieragialla

Molti detenuti sono di fede islamica e hanno una loro scala di valori. Così ho pensato: perché non far incontrare la nostra cultura con la loro? In questo modo si crea uno scambio culturale che permette di arricchirsi e facilita un percorso di rieducazione
redattore sociale

Resta la nota dolente del lavoro che non c’è. Sono infatti pochissimi i detenuti che riescono a trovare un impiego dentro e oltre le sbarre. Le associazioni fanno quello che possono ma i numeri di chi riesce ad accedere a un lavoro sono bassissimi.
corriere bologna

Mentre noi che la galera non l'abbiamo fatta ogni volta che mandiamo il curriculum riceviamo telefonate a bizzeffe.


Tanti anni fa al termine di un incontro tra studiosi cattolici e musulmani in Vaticano che aveva come scopo il dialogo inter-religioso, ci fu uno scontro quando si trattò di redigere il documento finale.
I vescovi cattolici chiesero ai nostri mufti e imam di dichiarare la loro netta condanna del terrorismo.
Ora una cosa è pretenderlo da noi credenti semplici cittadini o residenti nei Paesi occidentali.
Sempre offensivo è, ma comprensibile visto il momento.
Altro è impuntarsi con sapienti che hanno dedicato la vita all'esegesi del Corano e dei detti del profeta
Gente che ha alle spalle anni di studio e Phd a valanga.
Significava implicare che l'Islam in qualche modo può istigare alla violenza indiscriminata.

Questa iniziativa sulla carta certamente lodevole, ricorda a tratti quel clima.
E' come se si volesse insinuare che quei detenuti hanno commesso atti criminali perchè il Corano glielo consente mentre le nostre leggi no.
La difficoltà di questo tipo di progetti sta nel fatto che l'Islam di per se non è un monolito.
E dire musulmani significa dire marocchini, egiziani, italiani, russi.
Allo stesso modo il mondo italiano o occidentale non sono proprio uniformi.
Ci sono molte anime in un musulmano o islamico che lo si voglia chiamare, così come ce ne sono molte in un occidentale o cristiano.
Se questo corso almeno riuscisse a non imporre i propri paradigmi, difetto che appartiene al nostro corredo genetico, già fornirebbe un risultato apprezzabile.



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