domenica 28 settembre 2014

Papy non sorprende più

Arrestato pedofilo dalla procura di torino, l'uomo di Venezia adescava le minorenni in chat „A causa dell’ingente materiale pedopornografico rinvenuto e vista la particolare brutalità delle immagini l’uomo, già sottoposto a precedenti condanne penali per gli stessi reati, è stato arresto e portato in carcere.“
torinotoday

Ma la cosa, che per certi aspetti ha sorpreso gli investigatori, è la fantasia con la quale il giovane accusato, tramite un’intrusione al sistema informatico per via del suo lavoro, ha addirittura registrato presso un ente l’esistenza di un rapporto di lavoro (mai esistito) tra il padre della minorenne e una donna che probabilmente nemmeno conosceva. Insomma un lavoro di estrema fantasia pur di creare disagi a quella famiglia che, probabilmente, lo aveva già denunciato per il reato più grave di tutti che gli era stato contestato, quello di violenza sessuale. Il giovane aquilano, infine, è accusato anche di una simulazione di reato.
ilcentro


Pare essere ridimensionata l'era dei pensionati depressi e dei disoccupati annoiati.
Dalla casistica investigativa inizia ad emergere quello che è il vero profilo con tutte le sue varianti, del pedofilo classico o meglio del soggetto dedito all'abuso di minori.
Dal finto ginecologo che torna a colpire tra un processo e l'altro all'allenatore delle giovanili prende corpo quel mondo nascosto costruito attorno ad una serie di devianze che affondano le proprie radici in un quadro patologico ormai ben delineato e in situazioni di degrado sociale tipiche di alcune aree geografiche e quartieri d'Italia.
Affiora la figura del pedofilo che pianifica tutte le sue azioni : metodico, organizzato, attento ai minimi dettagli e non lavora tanto di fantasia quanto su una realtà che appartiene ad un mondo tutto suo e di cui lui si nutre.

E' arrivato il momento di pensare ad iniziative che riescano a contenere le recidive (registro pubblico e programmi di riabilitazione) e ad assistere le vittime in modo da evitargli di diventare i carnefici di domani.
Su alcune cose si sta già lavorando ma tanto bisogna ancora fare.
E soprattutto c'è da educare la gente insegnandole che indignarsi e dare la caccia al pedofilo non rappresenta la soluzione al problema.
Anche gli abusi sui minori come quelli sulle donne possono costituire un modello di sicurezza partecipata.

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