martedì 26 agosto 2014

Tali individui

“Le indagini sui terroristi, così come quelle sui mafiosi, sulla prostituzione, sui delinquenti in genere, non risentono di una mancata conoscenza della cultura o della lingua di tali individui" spiega il segretario del Coisp "ma risentono della disattenzione colpevole del Governo”.
panorama

Cultura, linguaggio, mentalità.
Sono tutti elementi che caratterizzano un gruppo sociale o un fenomeno criminale.

Anche se sospetto che le sue parole siano più lo specchio delle sue idee politiche, quanto detto da Maccari è la prova che il sindacato in Italia è ormai lontano dagli ambienti che difende.
O forse il segretario del coisp da poliziotto non lavorava in un ruolo investigativo.

Oltre alla netta differenza tra l'ambiente criminale di tipo mafioso e quello jihadista, c'è da rilevare che in Italia lo sviluppo e quindi le conoscenze che abbiamo tra i due sono molto differenti.
Il jihadismo di stampo italiano è distante anni luce da quello europeo o medio orientale e comunque il lavoro fatto dagli investigatori è agli albori rispetto a fenomeni tipo mafia e camorra.
E la prostituzione ormai non è più un fenomeno criminale a se stante quanto un indotto a cui attingere per mafiosi, camorristi e ndranghetisti.

Tra l'altro ho l'impressione che a parte i soliti noti che ormai se ne occupano da decenni, la polizia non sia all'altezza di fronteggiare una eventuale emergenza jihadista.
Lasciamo questo lavoro all'intelligence.
E le chiacchiere ai sindacalisti.

L'idea della signora La Spina non è nemmeno malvagia.
Il cittadino italiano di seconda o terza generazione in Italia, ammesso che conosca lingua e tradizioni della famiglia il che oggi è raro, può fungere da infiltrato.
Ma sarebbe ancor più utile per favorire l'integrazione, per dimostrare che tutti possono far parte di questa nazione.
La reazione di Maccari non aiuta.
Fa parte di quella vecchia polizia poco accogliente che vorremmo non vedere più.

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