lunedì 11 agosto 2014

L'indiziato

Noi perseguiamo gli obiettivi istituzionali di prevenzione e contrasto del crimine, ma il nostro vero intervento strutturale è sulla ricostruzione sociale”.
“i problemi non ci sono dal punto di vista criminale, piuttosto ci sono problemi di sicurezza e di degrado urbano. Non è compito della Polizia occuparsene - rileva - ma comunque ho organizzato un tavolo tecnico e coordino servizi con la polizia Locale: il nuovo comandante ha dato un bell’impulso in questo senso”.
abruzzoweb

Rizzi legge tutto quello che si scrive di lui.
A volte cerca anche nei fogliettini dei baci Perugina e dei biscotti della fortuna.
Hai visto mai.

Tutto chiacchiere e telefonini lo definì qualcuno che per forza di cose non lo aveva molto in simpatia.
Epperò le chiacchiere sono il frutto dei fatti.
Intervista scaltra rilasciata in periodo d'afa e che conferma  l'impressione che ebbi quando iniziai a seguirlo.
Che cioè Rizzi è un pò la versione moderna di De Gennaro.
I confronti sono nel suo destino.
Buon investigatore, amato dai capi, ambizioso, caparbio, elegante, abile diplomatico.
Non ha un gruppo di fuoco di fedelissimi come il vecchio Giò il che è decisamente un assetto.
Va d'accordo con tutti ma non è legato a nessuno.
Non ha obblighi nè debiti.
A metà tra un gatto e una sfinge.
Ogni volta che c'è bisogno di fare spazio per i tandem o di risolvere questioni impossibili si può tranquillamente fare ricorso a lui.
Gli si manda un sms o lo si spedisce direttamente a Bologna.
Quando gli toccherà, può essere la chiave di svolta della polizia italiana e mettere riparo anche a quel gran calderone di pasticci e contraddizioni lasciati dal prefetto De Gennaro.

Certe questioni non sono compito della polizia però poi se ne occupano.
La ricostruzione sociale e l'impegno profuso dalla polizia sono alla fine un danno.
Continuando ad agire da tappabuchi  non permettono alle istituzioni nè alla popolazione di crescere o di confrontarsi in maniera adeguata.
Finchè sarà un poliziotto a dire che deve cambiare la cultura per far maturare i nostri ragazzi, o ad arrestare un creatore di bufale telematiche per rassicurare il cittadino sul fatto che il ministero non gli stia mentendo o anche una sentenza stabilisce che c'è un vuoto normativo rispetto alle unioni tra i due sessi, il sistema Italia ne soffrirà.
Manca la polizia in funzione propositiva rispetto al governo.
Un pò il caos politico, un pò le beghe giudiziarie e i personalismi dei vertici, creano un vulnus in tal senso.


“sono l’uomo che ha messo più manette negli ultimi 16 anni ma oggi non basta più, bisogna fare comunicazione della sicurezza. Faccio il manager della sicurezza”, ripete più di una volta.
“Sarei dovuto diventare dirigente di una struttura investigativa - ricorda - poi il capo della Polizia (Alessandro Pansa, ndr) mi ha mandato un sms, ‘fatti vedere’, era stato nominato da poche settimane.
Mi ha chiesto di venire qui. Sono stato il vice di questo capo della Polizia per 5 anni.
Perché prendere un suo fedelissimo e metterlo all’Aquila? Lui stesso, tra l’altro, è poi venuto 3 volte in città: la risposta è che questo è un segnale importante di attenzione da parte dello Stato”

Sprizza modestia da tutti i pori .
j/k
Ovviamente deve parlare sempre di se e del suo passato per far comprendere all'interlocutore i piani che ha per il futuro.
E finisce sempre con io, io, io.
Non si tiene.

Se non scrivo più niente nei prossimi giorni sono in manette a San Donato, amabile carcere pescarese.
Portatemi del cioccolato alla nocciola.

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