domenica 6 luglio 2014

Falferi amaro

"Il maresciallo dei carabinieri e i suoi uomini quando si sono accorti di quello che stava per accadere si sono allontanati per poter documentare. Non hanno abbandonato il corteo", chiarisce. Anzi, "abbiamo video e fotografie sia di chi ha inchinato la statua sia di chi ha dato l'ordine di farlo".

"Il comandante di stazione ha fatto il suo dovere - rimarca - e ha compiuto un atto di servizio, ma nessuno ha abbandonato il corteo. Non spetta a noi condannare, il nostro compito è quello di informare l'autorità giudiziaria"
huffington

Magari avrà borbottato stizzito mentre andava a documentare.
Poi le chiacchiere della gente e i resoconti giornalistici hanno stravolto il tutto.

Che pizza Falferi. Proprio carabiniere.
Ci era piaciuta tanto sta storia del maresciallo che abbandonava il corteo e lui ce l'ha rovinata.
Che poi poverino ha anche ragione.
Si trattava di un'azione da sottoporre a disciplinare e che a Roma non avranno gradito.
E allora ha dovuto salvare capra e cavoli.

Quello che però ci si aspetta da lui e da altri rappresentanti delle istituzioni non è tanto il battimani al Papa che ha fatto una dichiarazione importante ma anche molto facile dalla sua posizione.
Facile con scorte e intelligence appresso, fare proclami pesanti nel corso di una visita durata mezza giornata.
Meno facile fare il prete full time.
Difficile dire al mafioso di turno : mi spiace quest'anno niente inchino che il Papa ha detto che siete scomunicati.
Bisognerebbe che si sedessero tutti attorno ad un tavolo, Chiesa ed istituzioni, e fissassero i limiti invalicabili del proprio esercizio.
E forze dell'ordine e magistratura dovrebbero elaborare un piano per difenderli.

Ecco questo doveva dire Falferi.

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