domenica 6 luglio 2014

Il messaggio dell'orologio



Giornalisti e intelligence occidentali continuano ad interrogarsi sulla prima uscita in video di Abu Bakr al Baghdadi.
Fior di analisti hanno notato il particolare dell'orologio che sarebbe un rolex.
Potrebbe essere una patacca o anche un orologio molto costoso trovato al suk o preso da un ostaggio.
Magari per lui non ha nemmeno gran significato.

Di al baghdadi si sa poco e niente a parte il fatto che è cresciuto all'ombra di al Zarqawi (la bestia nera dell'agente tortellino).
Lo abbiamo conosciuto solo per la rottura con al qaeda e al zawahiri e la creazione del califfato.
Cioè come il solito jihadista sanguinario.
Qualcuno lo ha definito come l'ennesimo musulmano rampante autoproclamatosi califfo.

Il messaggio che vuol far passare con quell'orologio è che non è affatto così.
E' uscita una sorta di biografia che lo caratterizza per i suoi studi islamici e per aver aver guidato la comunità come imam.
Quest'uomo non vuol essere solo l'alternativa a Bin Laden ma anche e soprattutto alle monarchie Arabe.
E' questo che è sfuggito finora ad Americani e Sauditi.
E lo si è sottovalutato.
Adesso è scattata la fase due, quella legata all'immagine.

La guerra dell'Isil viene combattuta su due fronti :
da un lato ci sono soldati che probabilmente sono stati protagonisti in Cecenia, Afghanistan, Somalia.
Ecco spiegata la facile conquista di parte dell'Iraq a dispetto dell'addestramento militare impartito dagli Americani.
Dall'altro si cercano sostenitori.
Così si spiegano video e presenze su social network.
E i risultati si vedono a giudicare dai commenti su Facebook e Twitter.

Quell'orologio è la chiave d'ingresso per il mondo reale, quello senza guerre.


Foto telegraph 

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