“Di fronte a fatti così gravi e così forti è bene non fare l’errore di semplificare: il principio causa-effetto terremoto-suicidio è banale e non va riproposto senza la capacità di senso critico”.
“ll terremoto è senza dubbio una componente importante, ma giustificare ormai tutte le cose nello stesso modo mi sembra un po’ banale - prosegue - Il suicidio può essere la risposta a molteplici disagi che non sono sempre quelli che conosciamo. Ce ne sono spesso altri di cui noi non siamo consapevoli”.
abruzzoweb
Quando un evento sconvolge la vita in maniera da costringerci a ridisegnarla cambiando prospettiva, non sempre si è all'altezza del compito.
E l'aiuto che dovrebbe arrivarci dall'esterno non è scontato.
Spesso nemmeno lo cerchiamo.
Quindi certamente sono tanti i fattori che determinano un'azione eclatante, ma alla radice c'è sempre l'evento scatenante.
Questi sono concetti che non si imparano sui libri e nemmeno ascoltando un paziente.
Si è tanto parlato in questi giorni dell'interruzione della terapia da parte del padre del bambino Russo, come causa scatenante del raptus.
E dopo la disavventura romagnola Grignani ha raccontato urbi et orbi del suo rapporto con il lexotan.
Troppo spesso si dimentica che la terapia farmacologia è solo una frazione del trattamento a cui deve essere sottoposto un undividuo affetto da disagio psicologico.
A giudicare dalla cronaca e dai pareri di pseudo esperti del settore, l'Italia è ancora molto indietro in questo campo.
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