Trovo però che questa sentenza sia importante perchè mette dei punti fermi per l'attività non solo dei giornalisti ma di tutti quelli che scrivono sulla piattaforma digitale.
Nel Paese in cui il click su un like può portare guai, bisogna dedicarsi più all'educazione che alla repressione.
Sulla questione "Spinosa difende se stesso", è ovvio che lo faccia.
Lo ricordo in quegli anni e al di là delle tensioni che quell'inchiesta causò prima e dopo l'arrivo dei Savi, il presidente del tribunale di Teramo credeva fortemente in quell'indagine.
Come ogni uomo di legge, voleva che giustizia fosse fatta per quei tre ragazzi, sperando che si potesse lenire il dolore dei famigliari.
Crocifiggerlo non mi pare giusto.
Se ha sbagliato lui, lo hanno fatto anche altri.
Che la faccenda uno bianca non sia tanto chiara, mi pare evidente da come la storia della banda è progredita.
Ci furono indubbiamente dei salti di qualità e dei cambi di obiettivo.
Il problema è perchè.
Probabilmente c'era altra gente.
E anche una regia di cui i Savi sono al corrente ma senza conoscerne l'identità.
Ecco perchè sembrerebbe che si siano lasciati catturare ma non sapevano chi effettivamente li avrebbe salvati.
D'altra parte mi pare che anche i due investigatori di Romagna abbiano lasciato intendere che non gli fu data l'occasione di approfondire ulteriormente l'indagine.
Quindi forse qualche manovratore atipico in giro c'era.
Aspettiamo documenti desecretati dal nipote di Renzi tra qualche decennio o il ritorno del tenebroso romagnolo da Vienna.
Magari lui ne sa di più. Chissà.
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