L'assessore Frascaroli è quella signora, maestra prestata alla politica, che tempo fa presentò un esposto, dopo che c'era già stata un'inchiesta che non aveva rilevato irregolarità, per verificare che l'operato dei carabinieri nel corso dell'arresto di un minore di etnia rom, fosse avvenuto con violenza, come sostenuto dal ragazzino.
Alla lega nord costretta dalle note vicende a dire addio almeno per il momento al sogno di avere una rappresentanza nazionale incisiva, non rimane altro che far leva, finchè può ovvero finchè Grillo non le toglie anche questi, sui temi classici che le hanno sin dall'inizio procurato un pacchetto cospicuo di voti.
La lega nord in Emilia poi, non ha nemmeno mai brillato rispetto alle altre segreterie.
Si sono limitati a fare quel pò di rumore che consentisse loro di guadagnare qualche seggio all'occorrenza.
Il livello della dialettica politica degli ultimi anni in Emilia Romagna è decisamente sceso fino a valori molto bassi.
Non si va oltre le schermaglie telematiche e le lettere impregnate di feci.
Tocca rimpiangere i Vitali e i Moruzzi.
Va da se che lo scontro tra la vecchia sinistra ospitale a tutti i costi e i neandarthal padani, sia racchiuso in poche battute.
A farne le spese come sempre è la sicurezza che ci viene rappresentata come se Bologna fosse Beirut.
In realtà certe vicende non interessano più di tanto ai duellanti.
E' un mezzo per andare sui giornali e prendere più voti.
In tutto questo marasma fanno tenerezza il portavoce della procura e il Questore che devono anche rispondere alla girandola di false illazioni.
Le loro dichiarazioni ufficiali rappresentano lo specchio dell'Italia di Gennaro a carogna.
Le istituzioni sono ostaggio dell'arroganza.
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