"Su quali ragioni si fonda un trattamento differenziato solo per nostro padre? Anzi, in verità solo per noi che siamo gli unici a subire, incolpevoli, questo regime 'speciale'. E' come se dicessero che siamo noi sospettati di portare messaggi fuori o da fuori". (ANSA).
Mi chiedo, e pongo la questione anche al Ministero, che senso ha far espiare una pena in condizioni così restrittive a una persona che non ha più la percezione dell’ergastolo?
Angelo Provenzano
E' passata sotto silenzio, la notizia del rifiuto da parte delle autorità Inglesi, di concedere l'estradizione a Domenico Rancadore.
L'Inghilterra è un Paese garantista.
A tutti vengono concessi i diritti che spettano.
Il giudice si è letto le trascrizioni di tutti i processi che Rancadore ha subito.
Ha ascoltato le spiegazioni su questioni giurisprudenziali a lui sconosciute, circa l'associazione mafiosa, il concorso esterno e il 416bis, e dopo essersi informato, ci sono fior di sentenze della corte Europea, ha concluso che Rancadore stava meglio in Inghilterra.
Questo tipo di deliberazioni sono di solito riservate a terroristi o oligarchi Russi.
Gente cioè che dovrebbe rientrare in Paesi come la Giordania o l'Egitto, o anche la Russia.
E morirebbero di torture.
Si, siamo come loro.
Il Paese culla della civiltà Occidentale, è come Putin l'invasore.
Lo Stato Italiano dovrebbe farsi un esame di coscienza.
Dovrebbe spiegare ad Angelo e Francesco Paolo, per quale motivo li ha costretti ad una vita d'inferno.
Se questi due ragazzi si trovano a combattere per un'esistenza che non avevano chiesto, a nascondersi quand'erano ragazzini, a girare per carceri e tribunali adesso che sono uomini, non è solo colpa del padre.
E' colpa di quello stato che per quarant'anni ha lasciato Provenzano libero di girare in lungo e in largo per la Sicilia e oltre, ci dicono.
Poi a un certo punto gli ha presentato il conto, e a quei ragazzi si è chiesto persino di far pentire il padre, per usufruire di diritti che gli spettavano.
Io mi chiedo con quale faccia magistrati e poliziotti se ne vanno in giro per le università a presentare libri e ritirare premi.
Con quale faccia ci possano mostrare un identikit in esclusiva su un giornale.
Che se la storia fosse vera, Messina Denaro ammazzerà tutti quelli che gli stanno attorno.
Non ci si può parlare di legalità per poi gestire la questione Provenzano in maniera così disumana.
Non ci si può venire a chiedere di fare la nostra parte di cittadini, quando si fa una doppia faccia.
Si condanna il Provenzano assassino e si uccide il Provenzano carcerato.
Concedere una detenzione ordinaria a Provenzano oggi, non significa assolvere il boss mafioso.
Significa però educare la popolazione alla legge della vendetta.
Questa non può essere la politica promossa da uno stato civile.
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