giovedì 5 settembre 2013

Doc

Infatti l'arrestato si era creato due diversi account Messenger e Netlog, uno maschile e uno femminile, e, fingendo di essere volta per volta un ragazzo o una ragazza a seconda del sesso dell'interlocutore, cotattava le vittime e, dopo essersi guadagnato la loro fiducia, chiedeva loro di farsi riprendere nude in webcam registrando foto e video.
Usando la cosiddetta tecnica del "grooming" instaurava con le vittime un rapporto di amicizia e, per carpire la loro fiducia e rendere più credibile la propria identità, mostrava loro alcune foto di una ragazza o un ragazzo per convincerli della propria falsa identità.
Tutto il materiale acquisito serviva per realizzare una raccolta di files (oltre 82.000 tra immagini e video pedopornografici) tutti custoditi in hard criptati e protetti da password, alcuni di essi (oltre 50 video) sono stati anche diffusi sulla rete mediante programmi di sharing.
L'uomo aveva anche l'abitudine di redigere delle note di testo contenenti elenchi delle persone minorenni contattate con indicazione, tra l'altro, di nome, età, giudizio sulle prestazoni sessuali etc. nonchè indirizzi di posta elettronica, utenze skype e/o chat e indirizzi di pagine web relativi a minori da contattare.
Le indagini erano state avviate verso la fine del 2011, a seguito di quanto emerso durante alcuni servizi di monitoraggio della rete eseguiti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni che avevano evidenziato un internauta, poi individuato nella persona arrestata, che si dedicava a tale illecita attività.
La perquisizione eseguita dalla Polpost dell'Aquila nell'abitazione dell'uomo, che non è sposato, non ha figli e non svolge un'attività lavorativa stabile, ha fornito importanti elementi di riscontro alle ipotesi accusatorie tuttora al vaglio degli inquirenti.
Già nel 2003 l'uomo era stato denunciato per fatti analoghi dalla Polizia Postale di Udine, città ove all'epoca era residente.
ilcorrieredabruzzo

Caso da manuale.

Questo è il classico profilo del pedofilo su internet :
tecnologico, organizzato, recidivo nel tempo, abile mistificatore.
Non stupisce che ci sia voluto più di un anno di indagini per incastrarlo.

Non ce ne sono altri in Italia di questo tipo.
L'unico che si avvicina maggiormente, è il finto ginecologo arrestato l'anno scorso dalla polizia postale di Bologna.

Basterebbe lavorare di più sulle politiche sociali, e la casistica dei pedofili per caso, si ridurrebbe drasticamente.

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