Sul pc 18mila file pedo pornografici scaricati con la rete del vicino: arrestato
„«Si trattava di immagini di bambini piccoli, nudi o seminudi, comunque non in atteggiamenti espliciti». Il commerciante però conosceva già il piacentino, sapeva che era comunque considerato una persona un po' "strana", e ha deciso di avvertire la questura.“
ilpiacenza
Giorni fa, un membro del parlamento Britannico, ha proposto che in tutti i siti in cui si puo' scaricare del materiale potenzialmente pericoloso, nel momento in cui lo si fa, compaia una pop up con una scritta che avverta dei rischi a cui si va incontro, se si scaricano file pedopornografici.
E' una soluzione che ovviamente avrà poca presa sul pedofilo accanito, quello cioè che non avverte la propria condizione come patologica e fuori dai canoni della normale attività sociale, ma potrebbe indurre alla riflessione, i principianti, o quelli che iniziano per curiosità.
Se la memoria non m'inganna, questo è il secondo caso, dall'inizio dell'anno, in cui un pedofilo telematico viene scoperto a causa delle foto portate a stampare.
In aggiunta all'episodio del girato nella piscina locale, cio' fa pensare che fosse un maniaco fai da te.
In altri Paesi, i pedopornografi hanno raggiunto livelli di conoscenza tecnologica tale, da essere protagonisti di tutte le fasi che compongono l'immagazzinamento e lo smistamento delle immagini.
Questo evita così, il pericolo di essere scoperti dall'autorità giudiziaria.
E comunque, a parte una recente operazione partita dalla Sicilia e dalla Campania, non si registrano in Italia casi che facciano pensare a catene di pedofili organizzati in gruppi.
Ciò fa ben sperare, che si sia ancora in tempo, oltre che ad affinare le procedure di repressione, a mettere a punto strategie di prevenzione.
Il soggetto in questione era un recidivo.
E' arrivato il momento di pensare a programmi di riabilitazione, da affiancare al periodo detentivo.
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