mercoledì 5 giugno 2013
I pesci di Lucia
lucia riina
Ieri ha fatto molto scalpore, la vicenda del bambino dimenticato dal padre in macchina, e presumibilmente morto per il caldo.
Ho letto vari commenti al riguardo.
I più feroci provenivano da genitori.
Non essendo madre, sono sicuramente l'ultima persona al mondo in grado di giudicare.
Pero' da essere umano che ha fatto anche molti errori nella vita, cerco sempre di comprendere le persone e di giudicarle nel contesto.
Io credo che quei due genitori vivranno come dei morti, per il resto della loro esistenza.
Non ci puo' essere pena più grande da sopportare, che ammazzare il proprio figlio.
E' inutile stare ad analizzare le ragioni che possano aver indotto quel padre a "dimenticare" il figlio.
La stanchezza e lo stress, le preoccupazioni, possono provocare stati di confusione imperscrutabili.
Puo' darsi anche che i due avessero una sorta di routine che li portava a suddividere i compiti di veglia sul piccolo, e in quel momento il padre pensava che se ne stesse occupando la madre.
E' inevitabile giudicare le persone, ma bisogna farlo in maniera equilibrata, per quanto possibile.
Lucia Riina va giudicata per quello che è :
una ragazza con un destino segnato, sul quale lei ha avuto poca voce in capitolo.
Non accetto il ragionamento di quelli che dicono che la sua felicità è costruita sul dolore di altri, o che se avesse voluto, si sarebbe potuta ribellare .
Bisogna trovarcisi nelle situazioni, per poi capire il perchè sia andata in una certa maniera.
Se facciamo pagare a lei, e agli altri "figli di", colpe per le quali non sono responsabili, è semplicemente perchè sappiamo che anche noi, in un modo o in un altro, siamo colpevoli per tutto quello che la mafia ha fatto.
Noi cittadini Italiani con i nostri comportamenti, l'omertà, il nostro essere silenti di fronte a quel sistema fatto di voti dati per tornaconto o di raccomandazioni per passare un esame o ottenere un lavoro, siamo le menti pensanti che hanno permesso a Riina e Provenzano, di spargere sangue e dolore per così tanto tempo.
Se gli allievi della scuola di polizia di Roma, mettono sulla propria tavola i prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia, a dimostrazione del fatto che la mafia è stata sconfitta, allora noi cittadini dovremmo comprare quei dipinti, per dare prova che le nostre coscienze non sono sporche.
Mi è piaciuta la presentazione che la ragazza ha fatto di se stessa sul sito, consapevole degli attacchi che adesso tutti i cialtroni dell'antimafia certificata le rivolgeranno.
Auguro a Lucia, Angelo e tutti gli altri figli famosi, di trovare una propria dimensione e una via che li porti verso la serenità.
So che per me che non sono Siciliana, nè ho parenti vittime innocenti della mafia, è facile esprimere certi concetti.
Pero' in un Paese libero e con una cultura di pensiero antica e strutturata, certe cose bisogna pensarle, dirle e discuterne.
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