martedì 4 giugno 2013

Vips

Il secondo motivo perché ho visto finalmente l'imperturbabilità che vorrei nello Stato, ho visto l'intelligenza prevalere sull'ignoranza, la ragione sul torto, il lei sul tu ma soprattutto l'educazione sulla cafonaggine (maleducazione è troppo poco) e scrivo perché questa bella Italia di brave persone prevalga sull'altra sempre sui rotocalchi a mostrare una faccia che poi si rivela ben diversa e scrivo perché si devono sapere queste cose perché soprattutto dal vivo sono episodi che ti fanno stare bene e ti danno un pizzico di ottimismo mostrando che il sistema gira nella direzione giusta, in fin dei conti si vive di queste piccole cose.
asaps




Già mi immagino il dott. Rizzi tra cinque anni, raccontare questo episodio alla scuola di polizia, e chiosare, con la sobrietà e la modestia che lo contraddistinguono :
" perchè quando ero direttore nazionale del servizio di polizia stradale....".
Scherzo ovviamente.
Il Viktor nazionale sa che lo adoro.

E' tutta la giornata che questa letterina va in giro per il web o is going viral, come direbbero gli specialisti del settore.
Indubbiamente l'agente ha dato prova di estrema professionalità, e forse era anche in buona, quindi non ha reagito.
Non ha dato occasione cioè alla controparte, di urlare il classico "lei non sa chi sono io", il che avrebbe innestato una serie di reazioni e polemiche a catena.

Quello che secondo me è sbagliato però, è l'esaltazione che stanno facendo in molti, della vicenda, che fa un po' da contraltare alle lamentele subite dal dott. Cervellini giorni fa su Facebook, di un cittadino che ce l'aveva con il "poliziotto buzzurro", che in fondo esiste anche quello.
Forse se non ci lasciassimo prendere da facili entusiasmi o da altrettanto subitanei momenti di rabbia e delusione, per quel che concerne il comportamento delle forze dell'ordine in generale, sia noi cittadini che i poliziotti stessi, riusciremmo a concentrarci sul problema reale, ovvero la selezione e l'addestramento del personale e l'ambiente in cui esso deve operare.
Pero' da bravi Italiani, continuiamo a navigare l'onda delle emozioni del momento e non del ragionamento.

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