lunedì 17 giugno 2013

Discriminazioni ma anche no




E' tutto il giorno che questa foto gira per internet, attirando l'ira di grandi e piccini.

Ora con tutto il rispetto per la mamma, di cui posso provare ad immaginare l'angoscia, se si osserva con attenzione l'immagine, si noterà che non è che il bambino sia stato messo da parte.
Semplicemente c'è una parte di panca, attaccata alla sedia a rotelle, che non è stata sfruttata.
Così facendo, la distanza tra il bambino e il resto della classe, sembra doppio di quella che è in realtà.
Evidentemente gli insegnanti e neppure il fotografo, si sono avventurati nel forse arduo compito, di prenderlo in braccio e farlo sedere tra gli altri.
Forse si sarebbe potuta mettere la sedia in mezzo, davanti o dietro, facendo allargare i bambini in due ali, ma magari avrebbe creato problemi per fare la foto.
Io penso che si sia trattata di una questione di inadeguatezza al disagio, non di discriminazione.
Insegnanti e fotografo si sono trovati in una situazione difficile da risolvere.
Cerchiamo di fare meno gli indignati da facebook, e combattiamo la discriminazione nella vita di tutti i giorni.


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