Ma come ha potuto Antonio Ingroia paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone?
Ingroia ha ottenuto dall’Onu quell’incarico anche come riconoscimento della sua capacità di magistrato. L’interruzione crea indubbiamente problemi anche di immagine .
Tra loro esiste una distanza misurabile in milioni di anni luce. Si vergogni.
Non mi piacciono i magistrati che non si accontentano di far bene il loro lavoro, ma si propongono di redimere il mondo.
Avrei preferito vederlo prima portare a termine il delicato processo (quello sulla trattativa Stato-mafia, ndr) in cui era impegnato .
Mi basta sapere cosa pensava di me Paolo Borsellino e cosa pensava di lei. Ogni parola in piu' sarebbe di troppo
Giovanni Falcone ha fatto cose talmente eclatanti che oggi, paragonarsi a lui, mi sembra un fuor d'opera .
Quando seguo certe vicende, mi chiedo cosa stiano pensando Gianni De Gennaro e Matteo Messina Denaro .
E credo che su un punto concordino : molti rappresentanti dello Stato oggi, sono dei quacquaraquà .
Il nostro Paese, tra i tanti difetti, ha quello di credere poco negli ideali e molto negli uomini .
E vede solo bianco o nero, trascurando l'arcobaleno che c'è nel mezzo .
Per un Mussolini che ha fatto solo del male, abbiamo un Falcone che è una specie di Dio .
Le cose non stanno proprio così .
Giovanni Falcone ha fatto delle cose egregie, ma ha fatto sempre tutto da solo .
Voleva le cose a modo suo . Era un accentratore .
E per perseguire i suoi scopi non si fermava davanti a niente .
Mi si potrà obiettare che era l'unico in grado di agire .
Non è vero .
Questa storia che in Italia abbiamo solo cinque poliziotti e cinque magistrati, quando va bene, capaci di battere la criminalità e il malaffare, è una grossa bugia che ci raccontiamo un pò troppo spesso, per metterci l'animo in pace, poichè così, riusciamo a scrollarci di dosso le responsabilità che abbiamo come cittadini .
Diciamo meglio, che cioè i magistrati e i poliziotti che stanno sempre sui giornali e in televisione, sono pochi .
Io ne conosco tanti, anche più bravi, che lavorano in silenzio .
Orbene questa è l'eredità negativa che Falcone ci ha lasciato :
in giro, c'è un esercito di magistrati superstar, che sognando di essere dei reincarnati, si fanno la guerra a colpi di cadaveri .
E' questa l'antimafia che abbiamo oggi : gente che imbastisce processi sul nulla o che per tutta la vita sogna di sbattere in galera un politico che poco gli sta simpatico .
E' questo il motivo per cui i grossi latitanti rimasti non si prendono, ed è per questo che ci sono più poliziotti e carabinieri imputati nelle aule di tribunale o a marcire in galera, che delinquenti veri .
Se poi il capo della polizia li chiama cialtroni, non c'è da meravigliarsi, e forse non ha neanche tutti i torti .
attualmente sembrano guardare con maggiore attenzione al fenomeno, anche se in questa attenzione si rilevano delle distorsioni o meglio, delle sproporzioni
sposta il “fuoco” dell’attività giornalistica su polemiche, pro o contro i pubblici ministeri, pro o contro quell’imputato, che, alla fine, ancora una volta, oggettivamente, fanno passare in secondo piano la vera origine dei drammatici problemi calabresi. relazione DNA via il Sole
Le frasi contro la libertà di stampa contenute nella relazione della “Dna” (direzione nazionale antimafia) al Parlamento, sono gravissime e probabilmente senza precedenti nella storia della Repubblica. Si tratta di una vera e propria richiesta di sospendere la libertà di stampa in Calabria, cioè l'articolo 21 della Costituzione e forse persino la libertà di opinione. Piero Sansonetti
Come ogni anno in questo periodo, cerco la versione integrale dei rapporti DNA e DIA, presentati al parlamento, ma non le trovo .
Di solito compaiono su scribd o sul sito del ministero dell'interno, un paio di mesi dopo, proprio quando l'interesse è scemato .
Se uno vuole aiuto dalla cosiddetta società civile, deve dargli del materiale su cui lavorare .
A me non bastano i resoconti giornalistici, perchè negativi o positivi che siano, risultano alla fine sempre falsati : o stanno dalla parte dei magistrati, o contro, o appunto ti raccontano delle loro liti .
Nessuno riporta i fatti, così come stanno .
Di che libertà di stampa mi si parla, quando poi ci consegnate sempre le stesse veline .
Cerchiamo di essere seri e fare meno le cenerentole .
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