sabato 5 gennaio 2013

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1) gli spari da auto in corsa sono, come visto, una madornale fandonia; 
2) le autopsie hanno documentato colpi di rivoltella antecedenti a quelli di carabina con cui dicono di aver iniziato il conflitto; 
3) i testi, nella parte conclusiva del conflitto, hanno visto i banditi usare solo armi lunghe; 
4) le perizie balistiche hanno stabilito che l'ingaggio avvenne, poco oltre le Torri di via Casini, con un revolver impugnato da una persona che, nello sparare, si accucciava su stesa, stando ferma in mezzo alla strada. giovanni spinosa


Paradossalmente, le indagini di Baglioni e Costanza, genuine o meno che siano, furono la piu' grossa disgrazia mai capitata nell'ambito degli eventi generati dalla uno bianca, perchè ci inchiodano sulla versione dei Savi che soli soletti a spasso per il Pilastro, incontrano i carabinieri e li massacrano, per qualsivoglia motivo .
Avrei sinceramente preferito che gli Starsky e Hutch della Romagna si fossero dedicati ad altro .

Per quanto crudele possa sembrare pensarlo, se la scia di sangue non fosse stata fermata, qualcuno prima o poi, avrebbe imbroccato la strada giusta .
La storiella che a Bologna in quegli anni non c'erano buoni investigatori, fu una balla costruita ad hoc .
I Preziosa e i Maffeo, con tutti i loro limiti, erano molto meglio delle superstar che furono mandate dal Ministero per fare un po' di vacanze .
Le indagini Romagnole e le conclusioni giudiziarie che ne conseguirono, bloccano tutte le vie d'uscita, specie quelle aperte dalla sentenza Cornia-Avolio .
Chi ha voluto quella svolta, di certo non voleva che si scoprisse la verità .

E' un fatto che non c'è uno straccio di prova che leghi Medda e i pilastrini ai Savi o che induca a pensare che quella pattuglia di carabinieri, fosse per qualche motivo un obiettivo specifico quella notte .
Però i Savi stessi sul luogo del delitto, sembrano piu' dei tappabuchi che i veri esecutori .

Prima o poi scrivo a Gaetano per chiedergli di istituire una squadra cold case a Bologna .
Hai visto mai .




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