Chi ha la bonta’ e la pazienza di seguirmi da un po’, al di la’ di quello che scrivo sulla vicenda Pisani, sa con quanta forza e ferocia io mi scagli contro i poliziotti corrotti, i picchiatori, quelli che sbagliano .
Spesso non aspetto nemmeno il grado finale della sentenza, perche’ come dice il Questore di Milano, lo sbaglio di un poliziotto vale doppio .
E’ indubbio che essi probabilmente vengono umiliati a loro volta, anche piu’ di quanto facciano con gli altri, ma bene o male ci sta, perche’ fa parte del loro mestiere .
Pero’ se commettono errori che sono contrari al codice etico che li guida, e lo fanno volontariamente, allora non bisogna avere nessuna pieta’ verso di loro .
Ebbene questa mia posizione parrebbe contraria a quella che ho nei confronti del dott. Gratteri e dei suoi colleghi , che vedendo confermata la sentenza di condanna, dovranno essere rimossi dal servizio .
In realta’ non lo e’ .
A parte il fatto che leggendo le sentenze precedenti, quella di assoluzione mi pare piu’ attinente alla situazione in esame, e ribadisco che chi non ha esperienza di stadio o centri sociali in giorni critici, non puo’ capire ne’ giudicare gli eventi e i suoi protagonisti, mi permetto di osservare, che qui in discussione non c’e’ l’operato del Francesco Gratteri investigatore .
Non e’ mai stata messa in dubbio la sua correttezza nello svolgere indagini, e nel corso della sua carriera non e’ mai stato accusato di essere disonesto .
Questo caso lo vede coinvolto in un ambito in cui si e' reso protagonista in vesti che non gli appartengono .
Gianni De Gennaro lo ha mandato a Genova perche’ e’ uno dei migliori poliziotti in Italia e al mondo .
E' qui che ha inizio, la catena di sbagli .
Gratteri sul posto, ha fatto del suo meglio e ha commesso degli errori di valutazione che spesso in questa nostra Italia fanno anche giudici e magistrati .
Se deve pagare per qualcosa, allora questa e’ la sua colpa .
Il problema e’ che la coordinazione dei reparti della celere non e’ mai stata sua prerogativa principale .
Chi come me, segue le cronache giudiziarie da tempo, e chi ha la ventura di vivere in zone di mafia e di camorra, non scopre chi sia Francesco Gratteri solo alla conferenza stampa finale di Brindisi o in occasione della lettura della sentenza della Cassazione .
Chi ha veramente coscienza di quanto accade in questo Paese, sa quello che De Gennaro e i suoi uomini hanno fatto per garantirci la sicurezza e la tranquillita' di cui godiamo oggi .
Se oggi liberamente circoliamo per le strade, andiamo a convegni e parate commemorative, senza rimetterci le penne, se la stagione stragista si e’ per il momento fermata, se oggi possiamo respirare un minimo in liberta’, ebbene questo lo dobbiamo a Gilberto Caldarozzi, a Francesco Gratteri, e a tutti quelli che lavorano nell’ombra con loro sul territorio .
Parliamo di gente che ha perso il sonno e la serenita’ per assicurarci una vita tranquilla .
Parliamo di persone che se mettono piede a Palermo senza scorta, vengono ammazzate seduta stante , persone che hanno subito attentati .
Senza voler mancare di rispetto a chi a Genova e’ morto o e’ stato picchiato, non so effettivamente quanti di loro possano fregiarsi di tali meriti .
La polizia di Stato nella persona di Gratteri e degli altri, incarna e difende quei valori a cui noi dobbiamo fare riferimento come Italiani , indipendentemente dalla razza, religione o partito politico .
Buttare fuori questi uomini dai loro uffici e dal campo d’azione che gli compete, a causa di questa sentenza, sarebbe profondamente ingiusto .
Dargli il benservito come fossero dei criminali comuni, gli stessi che loro hanno combattuto per anni a caro prezzo, e’ a dir poco iniquo .
Non rende giustizia a quanto essi hanno fatto per noi .
Mi auguro si possa trovare una soluzione, perche’ non puo’ finire cosi’ e mi farebbe perdere molto del rispetto che ho per la giustizia di questo Paese .
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