sabato 5 maggio 2012

Bernie in Perugia Avvistamenti (im)probabili

Di quell’uomo mi aveva colpito l’età avanzata (Provenzano è del 1933, all’epoca aveva 70 anni, ndr), mi sembrava strano che un pensionato si dedicasse a un lavoro di fatica. Per il resto era una persona cordiale con un chiaro accento siciliano, molto sulle sue. Parlava più che altro se gli si rivolgeva la parola e ricordo che abbiamo scambiato battute e commenti vari»


 «Quando andai a sviluppare la foto ebbi la conferma di quanto mi era sembrato di vedere mentre scattavo, cioè che quella persona aveva di colpo alzato una mano per coprirsi il volto».


«Anche un mio compagno di studi che ora vive all’estero aveva subito ricollegato le foto di Provenzano viste sui giornali e in televisione quando l’arrestarono a quell’uomo presente nel locale che frequentavamo insieme».




Camilli, autore di un’inchiesta sulle penetrazioni mafiose a Viterbo, è stato il primo a vedere la foto scattata nel locale perugino e l’ha sottoposta a un alto dirigente di polizia che non ha escluso possa trattarsi proprio del capo della mafia.

lanazione

Ieri mi trovavo in giro per Pescara, e mi e' parso di aver visto da dietro, alla vetrina, il titolare di una famosa gastronomia, seduto alla cassa come al solito .
L'ho notato perche' i miei, che sono suoi amici da svariati anni, erano preoccupati di non averlo incontrato piu' da alcune settimane, e temevano stesse poco bene .
Mi apprestavo a dar loro la bella notizia che era tutto a posto, quando mi e' sorto un dubbio .
Il giubbotto e la stazza erano i suoi, ma sul colore di capelli non ci giurerei .
Io me lo ricordo da prima che andassi via dall'Italia, ancora giovane e con i capelli neri .
Ora da quando sono tornata, non esco granche', quindi continuo ad associare il suo viso a dei capelli scuri, di una persona giovane, mentre lui ora li ha bianchi .
E non ricordo come li ho visti ieri .
Se erano neri, allora era il figlio .

Tutto questo giro di parole, per dire che la memoria visiva e' fortemente ingannatrice .
E interessante la reazione del funzionario di polizia (alto dirigente), che, oggi, alla vista della prova fotografica, dice di non escludere si trattasse di Provenzano .
Non si capisce ancora, se Provenzano era effettivamente nel Lazio e dintorni o dove, e chi lo sapesse .
Ovviamente di tutto cio', veniamo a sapere solo adesso .
E' come se ad un tratto, l'uomo che e' da sempre stato definito il fantasma di Corleone, fosse tra noi senza alcun problema .


Sempre dai verbali del procuratore Grasso pubblicati da Roberto Galullo ieri sul suo blog su il Sole :

Ricordo che proprio per l'episodioProvenzano, di questo soggetto informatore che poi ho sentito io da procuratore  -precedentemente il procuratore Vigna mi aveva informato dell'esistenza di queste notizie, di queste informazioni che indicavano Provenzano nel Lazio. C'è una corrispondenza tra me procuratore e Vigna in cui io escludevo completamente che potesse trattarsi di qualcosa di veramente significativo ai fini della ricerca. Quindi poi il passaggio informativo alle Procure era fatto dal procuratore nazionale in maniera formale


Attualmente da un lato c'e' una corsa a mettere Provenzano dappertutto e in tutte le salse, nello stesso modo in cui per decadi e' stato il criminale piu' temibile d'Italia, e percio' nascosto in qualche posto .
Dall'altro, c'e' la tendenza a cadere dalle nuvole e ad evitare di addentrarsi in meandri poco chiari .

Il procuratore Grasso giorni fa, ad una domanda su dove fosse Matteo Messina Denaro, ha risposto :
" Ritengo si trovi in Sicilia "
Non mi stupirei se tra vent'anni, dopo che l'anno preso, venissimo a scoprire che faceva il disc-jokey in una discoteca dell'Adriatico .

Il mistero su Bernardo Provenzano continua .

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