“Voglio fare un appello alla dottoressa Lanzetta: mi sento di dirle di aspettare e di non prendere questa decisione oggi”.
“La farmacista Lanzetta fa parte di una famiglia perbene e onesta da generazioni. E’ difficilissimo fare il sindaco in Italia, in alcune aree è veramente eroico.
Io dico al sindaco di non mollare.
Se lo fa, poi dovrà fare i conti con se stessa.
Se lascia, tutti noi siamo sconfitti come uomini delle istituzioni perché vuol dire che il sistema non ha retto.
Ma è anche un problema interiore della dottoressa. Mi sento di dirle di aspettare, di non prendere questa decisione oggi, di darci la possibilità e il tempo di capire. Fare un’indagine non è fare una frittata, che si fa in 10 minuti.
Non vogliamo fare cosiddette retate spettacolari, la brillante operazione o mandare 100 carabinieri a fare perquisizioni a tappeto. Queste cose servono solo per le telecamere”. Nicola Gratteri
Se la collega lascia, e' vero che la sconfitta e' di tutti, ma se invece no, e se magari la vincesse questa guerra, allora sarebbe una vittoria solo sua .
E pero' ce ne prenderemmo tutti il merito .
La sconfitta vera sta la', nel fatto che la guerra al crimine, in questa nazione, e' affidata alla buona volonta' dei singoli .
A parole siamo tutti bravi a parlare di stato e di valori, ma all'atto pratico nessuno ci crede .
A che pro la sindachessa dovrebbe sacrificarsi, perche' e' di sacrificio che stiamo parlando .
Se fosse una persona come me, senza niente da perdere, allora capirei .
Ma la signora ha un marito, dei figli, un'attivita' ben avviata .
A che serve fare il martire, con uno stato che non c'e' ?
E non voglio mancare di rispetto al dott. Gratteri e a tutti quelli che lavorano con lui, ma questa e' la realta' .
Non c'e' un quadro normativo che copra tutto il crimine e chi lo perpetra .
Bisogna affidarsi ai pentiti, ai loro ricatti e alle loro bugie .
Si va a processo portando teorie su schemi e ambienti criminali, ma non fatti .
Chi glielo fa fare a Maria Carmela ?
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