Gli Indiani sono un grande popolo .
Di tutte le cose che mi mancano del medio oriente, la loro compagnia e' sicuramente in cima alla lista .
Sono abituati a soffrire per natura e per storia .
Mantengono un'aria di grande dignita', anche nelle circostanze piu' disperate .
Resistono al dolore in maniera eccezionale .
Il loro stoicismo lo tocchi con mano quando alle sei di mattina fanno colazione con dosa, chili e dahal .
Sfido chiunque a fare un pasto del genere e all'alba .
Hanno pero' un grande difetto, che poi e' un peccato di autodifesa .
Cercano di monetizzare dalle proprie disgrazie, e possono diventare veramente selvaggi quando lo fanno .
E personalmente non li biasimo nemmeno .
Ci vuole coraggio a vivere la vita di un Indiano medio, sempre afflitto da miseria e tragedie .
Quindi se e' vera la storia che non stanno collaborando con le nostre autorita', attribuirei a cio' le motivazioni .
E d'altra parte non e' che ci possiamo mettere a dare lezioni, dopo quello che successe a noi con i piloti Americani al Cermis, e con il marine in Iraq .
Siamo maestri di furbate, anche quando queste danneggiano i nostri connazionali .
I giornali di Berlusconi stanno sguazzando nel torbido, dicendo che il governo tecnico in quest'occasione non ha l'autorevolezza che avrebbe uno politico .
E non do loro torto .
Certe questioni si risolvono con le chiacchiere e gli affari, come faceva il loro padrone .
Ci fosse ancora il vecchio governo, Frattini sarebbe in settimana bianca, e allora si sarebbe dovuto ricorrere a Putin che con gli Indiani e' pappa e ciccia .
E pero' poi' gli avremmo dovuto reggere il moccolo per qualche sua guerra e pagare il gas il doppio di quello che vale .
In cambio avremmo potuto fare un figurone .
Allora cinicamente dico, teniamoci il governo tecnico e affidiamoci a Dio .
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