Oggi siete attraversati da una informazione invisibile che vi schiaffeggia il cervello senza che ve ne rendiate conto. Dio che voglia di un libro. E di una Mustang degli anni Settanta con la marmitta spappolata. Torniamo ad adesso. Eravate brutti, scomposti, confusi, ineleganti, brandizzati, alla mercé di concetti bolsi. Volevate “sensibilizzare” ma era ovvio che ove la pace fosse arrivata sarebbe stata dettata dalla cosa più insensibile in natura: il denaro. O. Cappellani Mowmag
In epoche passate le cause per le quali il fermento del cuore aveva un senso erano poche e chiare.
Oggi sono tante. Forse troppe e mal collegate tra loro.
Il pianto di Elisa è stato una valvola di sfogo corale.
Il vero vincitore della tregua o pace, chi vivrà vedrà, è stato il direttore del MIT che è riuscito grazie ad autorevolezza e competenza ad evitare un secondo caso Afghanistan.
A proposito di collaborazioni proficue.
Kalin ha investito molto nel sentimento di massa montato attraverso i social.
La Turchia non solo ha pagato il biglietto del volo di ritorno per tutti. Ha compreso l'importanza della spinta popolare per realizzare obiettivi che tali erano solo sulla carta.
Si è parlato molto in questi anni del passaggio dall'intelligence militare-operativa a quella diplomatica.
Ibrahim Kalin ha completato la traversata diventandone sintesi ed essenza.
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