domenica 14 maggio 2023

Holy bau

Due settimane fa, il mio segretario era in Piazza e veniva una mamma con la carrozzina. Lui, un prete tenero, si è avvicinato per benedire il bambino… era un cagnolino! Quindici giorni fa, all’Udienza del mercoledì, io andavo a salutare, e sono arrivato davanti a una signora, cinquantenne più o meno; saluto la signora e lei apre una borsa e dice: “Me lo benedice, il mio bambino”: un cagnolino! Lì non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora: “Signora, tanti bambini hanno fame, e lei con il cagnolino!”. Fratelli e sorelle, queste sono scene del presente, ma se le cose vanno così, questa sarà l’abitudine del futuro, stiamo attenti. vatican.va

Il rappresentante di una religione che ha un cardine nell'umanizzazione di Dio, non può lamentarsi del fatto che le persone vivono gli animali come componenti del nucleo familiare. Addirittura come fossero persone.

Su entrambi i fronti, il contesto era sbagliato.

Al mio paese il giorno di Sant'Antonio gli animali vengono benedetti sulla piazza della chiesa. Cani, vacche, pecore. E d'altra parte i cattolici percepiscono il concetto di Dio fatto uomo anche nella dimensione divina attribuita a preti e papi. Quindi la signora cercava una benedizione di livello superiore avendo l'occasione di ritrovarsi il Papa a portata di mano. Che poi, il mio bambino è una espressione italiana usata in senso generale. Non necessariamente letterale.

E anche il Papa affaticato da impegni e malattia poteva trovare un momento, e anche un modo più appropriato, per spiegare la visione cattolica rispetto all'argomento.

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