«Mi sarei aspettato da Scarpinato un accenno all’elenco di generali, esponenti di spicco del Ministero dell’Interno, prefetti della Direzione investigativa antimafia e direttori del servizio segreto che si recavano da Montante per chiedergli favori», ribatte Palamara ilriformista
Tempistica di comunicazioni e viaggi e anche gli appunti di Montante, inseriti come evidenze nell'ordinanza, non chiariscono il nesso tra il tipo di rapporto che secondo la pubblica accusa ci sarebbe stato con parte dei vertici dei segreti, e gli interventi effettuati dal caporeparto su input del vicedirettore, rispetto al caso D'Agata.
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