Bisognerebbe spiegarlo a Nasrallah che in tre ore d'intervista nella serata di ieri non è riuscito ad andare oltre i soliti proclami.
Soleimani sapeva provocare reazioni e giocare con i sentimenti.
Un'arte necessaria a mettere in riga gli avversari. Il sapiente uso dei social ne aveva esaltato la figura.
Anche lui però non riusciva ad andare oltre l'odio per l'Occidente che lo considerava solo un terrorista.
E' stato indubbiamente un grande personaggio oltre che un soldato di valore. Zeinab dovrebbe riflettere sul fatto che, lasciarsi usare da chi pretende di continuarne la tradizione, non rende molto onore al padre.
Combatteva dalla parte sbagliata. Questa è stata la sua colpa più grande.
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