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Turkish authorities issued arrest warrants for news director Barış Terkoğlu and reporter Hülya Kılınç for exposing the identity of an official of the intelligence agency and the report. Terkoğlu and Kılınç were brought to Istanbul Çağlayan Courthouse and sent to the sentry court with a request to be arrested by the prosecution. The identity of the official had already been revealed by opposition Good Party Istanbul deputy Ümit Özdağ at a press conference in parliament that was broadcasted online, OdaTV said. Ahval
Foto Gazetedamga

Article 27 - Those persons who obtain documents and information concerning the MIT's duties and operations shall receive two to eight years of imprisonment with hard labor, unless the action they commit necessitates a more severe punishment. If the crime specified in the previous paragraph has been committed due to simple negligence or through the facilitation of a person in possession or in the knowledge of such documents or information due to his current or former employment, the perpetrator shall be sentenced with imprisonment with hard labor for a term of one to five years. The person who reveals the contents of such documents and information or discloses the documents or information themselves will be sentenced to imprisonment with hard labor for a term of no less than five years, unless the crime necessitates a more severe punishment. If the crime has been committed due to the offender's negligence, the term of imprisonment shall be six months to two years. If the crime of disclosure has been committed through publication, the penalty will be increased by fifty percent.

Ci sono pochi resoconti in inglese di questa storia. E ovviamente tutti in difesa della categoria.
La legge è chiara. Visto il contesto, e il passato o l'utilizzo poco chiaro dei due soldati, la questione è di sicurezza nazionale piuttosto che della cosiddetta libertà di espressione.
Quello che non è tanto chiaro, sono la modalità di acquisizione delle informazioni e il tipo di documentazione emerso dalle perquisizioni.
Troppo facile sostenere che provenivano dai social. Nessuno ormai scrive articoli che prendono spunto da immagini diffuse su Twitter. Tanto più che la propaganda di Haftar, ogni volta che muore un soldato turco, brucia praticamente la notizia o mette in moto il distributore di fake news.
Al politico era sufficiente fare nomi e circostanze (funerali di basso profilo) per costruire un atto d'accusa nei confronti del governo. E' ragionevole pensare che gli siano arrivate informazioni in maniera che potremmo definire lecita. Potrebbe essere comunque sotto inchiesta in qualche altro filone non ancora dichiarato.
La Libia è diventata punto d'incontro-scontro per i servizi segreti di diversi Paesi.
I giornalisti di una televisione che fa opposizione, sono il veicolo più ovvio per certi tipi di operazione.