Tanti anni fa, ad un intervistatore che gli chiedeva se non avesse paura di non ricevere informazioni corrette su quanto accadeva nel Sultanato dal momento che le agenzie d'intelligence del Golfo sono molto chiacchierate, Sua Maestà rispose che le orecchie e gli occhi migliori a sua disposizione erano quelli del popolo.
Parlava con la gente durante il giro annuale. Gli descrivevano le problematiche che incontravano e gli inoltravano richieste scritte. Qaboos le girava ai suoi collaboratori e poi seguiva l'iter delle misure prese e dei risultati raggiunti. Se ne andava in giro in incognito, quando gli impegni glielo permettevano, per rendersi conto di quella che era la vita reale sul territorio e di come la gente la affrontava.
Da decenni nei circoli che contano, e nelle stanze del Diwan, per la corsa alla successione si facevano i nomi di Asa'ad bin Tariq e Fahd bin Mahmoud. Da sempre vicini a Sua Maestà, si sono guadagnati nel tempo stima e fiducia sia nell'arena locale che in quella internazionale.
Asa'ad ha in più forse, lo stesso tipo di carisma di Qaboos. Ai tempi in cui ancora aveva del tempo libero, soprattutto nel weekend, amava soggiornare nel deserto e incontrare la gente semplice.
La scelta rivelata dalla lettura della volontà espressa da Sua Maestà, ne ha ancora una volta mostrato la conoscenza profonda del suo Paese e la visione chiara.
Haitham è persona di basso profilo le cui capacità sono comunque conosciute e apprezzate a vari livelli anche fuori dall'Oman. La sua nomina è simbolo di continuità e permetterà agli altri membri della famiglia di lavorare con tranquillità negli stessi ruoli che Qaboos aveva stabilito e rafforzato dopo essere venuto a conoscenza della malattia che lo aveva colpito.


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