venerdì 13 dicembre 2019

Revival

Bosio’s camp filed for a demurrer of evidence, which was granted by the Biñan Regional Trial Court but was set aside by the appellate court. Records of the case showed that the alleged victims of Bosio were under 12 years old whom he picked up in Caloocan City. He took them to his rented home near Splash Island, a swimming resort in Biñan. manilatimes

Fu un caso molto controverso che in Italia, mentre la Farnesina rimaneva in silenzio ed era almeno in apparenza poco incline a venire in soccorso del diplomatico, ebbe molta risonanza su social e giornali grazie al tam tam portato avanti da famiglia e conoscenti. Nelle Filippine si prestò alle velleità di visibilità dell'organizzazione che presentò denuncia.
Proprio il rumore mediatico impediva di fare valutazioni precise sull'accaduto. I comportamenti dell'Ambasciatore, così come risultavano dalle accuse di alcuni bambini e dalle loro famiglie ma anche da amici e preti del luogo che lo scagionarono completamente, erano compatibili con il profilo classico del pedofilo che in maniera molto abile riesce a celare mire e azioni. Un atteggiamento molto simile al radicalizzato da Daesh su Internet che riesce a nascondere il cambiamento in corso continuando a vivere come un "occidentale". Un diplomatico di esperienza inoltre, avrebbe dovuto sapere che certi comportamenti in quei Paesi possono essere molto facilmente mal interpretati.
Alla fine l'Ambasciatore fu assolto e, nonostante la determinazione (quasi accanimento) della dirigenza della Bantay, nulla lasciava prevedere che il caso sarebbe stato resuscitato.

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