sabato 12 ottobre 2019

Afterwards

Quali sono le sfide che deve affrontare? L’intelligence ha il compito di individuare l’evoluzione dei fenomeni; informare il decisore politico attraverso un’analisi strategica puntuale, la quale in parte è disponibile e in parte è derivante da un’attività investigativa e informativa. Un modello che consente al Vertice politico di essere sempre informato e, quindi, di poter assumere le decisioni. Il collegamento con l’estero ha una valenza fondamentale. Sotto il profilo delle relazioni internazionali, sia il Dipartimento sia le Agenzie, interna ed esterna, hanno una capacità relazionale molto elevata che ci consente di partecipare a scenari geopolitici estremamente complessi, articolati e a elevato rischio. In questo aspetto non ci sottraiamo alle responsabilità, partecipando ad attività in teatri operativi estremamente delicati e in collaborazione con le nostre Forze armate: esiste una consolidata collaborazione tra Aeronautica, Marina, Esercito e Forze speciali e i nostri agenti sul territorio. Intervista a Gennaro Vecchione Formiche 

  “Churchill – disse il nuovo numero 2 del Dis – sosteneva che un uomo politico deve possedere soprattutto una qualità, essere cioè in grado ‘di prevedere ciò che sta per accadere domani, la settimana dopo, il mese successivo e l’anno seguente. E l’abilità di spiegare a posteriori perché non è accaduto nulla di tutto ciò’”. Stefano Vespa Formiche

He indicated that in Saudi Arabia you go to the mosque five times a day.
In the mosque you would see a fundamentalist who would stand alone, not to shake hands with those they felt to be a bad muslim. They would live together in their homes in Saudi Arabia where they would turn off the electricity and live as they did in the way of the prophet.
There were signs and indications. In this context the Ambassador quoted ...."I'm invisible because you chose not to see me". The Ambassador felt that in Saudi Arabia they chose not to see these radical fundamentalists. Infact they treated them much like the americans treat the Amish, we allow them to flourish and have no reason to believe that their way of life would do anyone harm.
....George Tenet used to come to visit the Ambassador and tell him that terrorists were planning something big and that the Saudis need to help. The Saudis were slow to help because he couldn't help explain where or when this attack would occur.
The Ambassador would refer to Churchill, citing his insistence that Britain should never try to make peace with Hitler. But his government and the general population didn't agree. He was rejected until the war was clearly at hand and they called Churchill back to the government.
Declassified Bandar bin Sultan 2003

Tuttavia, un contesto caratterizzato dal perseguimento di interessi nazionali spesso divergenti non è privo di conseguenze suscettibili di incidere sulla tenuta complessiva del Sistema Paese e conferisce un’importanza cruciale al sostegno che l’Intelligence è chiamata a fornire all’azione del Governo, nella forma di un contributo efficace affinché l’interesse nazionale venga riempito di contenuti concreti e circostanziati. I nostri interessi, infatti, non possono più essere cristallizzati in termini immutabili nel tempo. Fatto salvo un nucleo permanente che include, fra gli altri, la tutela degli assetti strategici e delle infrastrutture essenziali per il mantenimento delle funzioni vitali del Paese, l’interesse nazionale è destinato a declinarsi, nel tempo, in numerose sfaccettature, mutevoli ed articolate. Giuseppe Conte Giuramento neoassunti Dis

Lo scenario che caratterizzava l'Arabia Saudita nel periodo antecedente all'undici settembre era molto simile a quello rappresentato in Italia dalle comunità cinesi.
L'atmosfera di calma apparente che le circondava ad un certo punto fu squarciata dalla violenza di una serie di atti criminali che sconvolsero l'opinione pubblica.
Investigatori ed intelligence non avevano chiuso un occhio o sottovalutato il pericolo.
Avevano probabilmente evitato di intromettersi nelle dinamiche interne.
Ai governi dell'epoca interessava salvaguardare a tutti i costi il rapporto con il governo cinese e l'indotto commerciale creato dalle attività presenti in Italia e dagli scambi.

Il sottobosco degli emuli dei compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui) in Arabia Saudita non era sconosciuto alla sicurezza interna e veniva tenuto sotto stretto controllo.
Si scelse di non intervenire in maniera massiccia perchè ne sarebbero derivate conseguenze poco piacevoli per il casato saudita. Vennero colpite in modo selettivo le guide spirituali che raccoglievano ampi consensi. Dopo un periodo di carcerazione queste venivano rimesse in libertà con la garanzia che avrebbero mantenuto il controllo sulle comunità di riferimento.
Oggi alcuni tra essi sono stati di nuovo arrestati. Questa volta però si parla di pena di morte. La disputa del Golfo ha reso la questione più complessa.
George Tenet conosceva benissimo questi meccanismi ma non riusciva a comprendere che la stabilità del governo saudita, di fondamentale importanza per l'amministrazione americana per portare avanti la lotta al terrorismo assieme ad altri capitoli d'interesse comune, dipendeva anche da quel nutrito sottobosco di salafiti che era parte del sistema saudita.
Sul fronte opposto Bandar bin Sultan, e gli altri responsabili della sicurezza interna, non erano riusciti a prevedere che l'ondata radicale avrebbe potuto estendersi, come poi accadde, al di là del medio-oriente. Gli incontri di Doha non sono una novità. Turki al Faisal ed altri funzionari dell'intelligence saudita si erano spinti in Afghanistan e Pakistan perchè lì c'era il cuore del problema che andava a toccare gli interessi sauditi.
Avevano forse sottovalutato la portata del sentimento antiamericano di cui si nutriva il salafismo e che montava sul proprio suolo. Pensavano servisse a fornire un bilanciamento a sostegno della propria sopravvivenza.

L'interesse nazionale può variare nel tempo.
L'indice del cambiamento è individuato dai fattori che lo determinano.
Questi sono legati sia alla situazione politica interna che al contesto internazionale.
L'individuazione del punto di svolta è di fondamentale importanza poichè aiuta ad elaborare strategie in grado di materializzare scenari che siano il più vicino possibile a quanto stabilito dalle previsioni.
Il ruolo dell'intelligence può risultare cruciale non solo nel fornire analisi accurate per fare valutazioni corrette e prendere le giuste decisioni. Ma anche per cercare di avvicinare le esigenze dell'interesse del proprio Paese a quello dei governi di riferimento.

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