giovedì 23 maggio 2019

Motivi

Verdi e GISO si riferiscono in particolare a un articolo odierno del settimanale WochenZeitung, che riporta come la consigliera agli stati Anita Fetz (PS/BS) sia stata inserita in una banca dati sulla protezione della stato per una sua partecipazione a un dibattito elettorale tenutosi il 20 settembre 2015 in un centro culturale curdo. Il SIC avrebbe raccolto informazioni anche su altre persone e organizzazioni politicamente attive a sinistra a Basilea Città. "Il SIC scheda persone impegnate politicamente senza motivo: allo stesso tempo, i neonazisti possono formare gruppi terroristici su Facebook senza venir disturbati", commenta la presidente di GISO Svizzera, Tamara Funiciello, citata in una nota. I funzionari bernesi sembrano a suo avviso "ciechi dall'occhio destro".tvsvizzera

Dai centri culturali curdi parte la raccolta di denaro, spesso frutto di attività illecite, diretto in medio-oriente. Politici di sinistra, intellettuali e studenti sono parte integrante di questo ciclo.
Vengono probabilmente tenuti d'occhio e tracciati i loro movimenti.
L'estrema destra è meglio amalgamata nel tessuto sociale e politico del Paese di riferimento ed è molto attenta ad operare entro i limiti imposti dalla legge. Si muove bene in rete anche a livello europeo. Pare eccessivo sostenere che i neonazisti non vengono disturbati.
Il monitoraggio è maggiormente orientato forse al contenimento.
La percezione che si ha di queste dinamiche, si presta a facili strumentalizzazioni da parte della politica.


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