lunedì 20 maggio 2019

Ammissioni

Volevano che io ammettessi di aver portato la cocaina dall’Italia. Ma non era vero. Da quel momento inizia il mio incubo. ilsussidiario

Il resoconto sulle torture dovute al fatto di essere cattolico è da verificare.
Si tratta comunque di una versione compatibile con una reazione esasperata alla "cattolicizzazione" degli Emirati Arabi culminata nella visita di Papa Francesco.
A Mohammed bin Zayed sui social viene spesso rinfacciato di essere ormai diventato frequentatore di chiese piuttosto che di moschee.
Da sempre i reali del Golfo sono molto accoglienti nei confronti delle comunità cristiane.
Ad Abu Dhabi la famiglia reale si fa carico degli affitti dei locali usati per cerimonie e riunioni.
In occasione delle celebrazioni festive il Sultano dell'Oman invia doni e omaggi floreali.
Tutta questa gentilezza non è ben vista dalle popolazioni locali.
A Muscat di tanto in tanto vengono presentate denunce per schiamazzi a causa del fastidio creato da canti e rituali rumorosi.
Il servizio d'ordine organizzato da polizia e sicurezza interna all'uscita di centri cristiani e templi, in occasione delle festività, è serrato.

Il dettaglio interessante della vicenda, così come è stata raccontata da Massimo Sacco, è quello della richiesta di confessione. Perché era così importante mettere in piedi una storia di traffico di droga dall'Italia quando i comparti emiratini possono vantare operazioni con cadenza quasi settimanale di cattura di milioni di pillole di tramadol e captagon ?
La risposta probabilmente è racchiusa nei termini dell'accordo raggiunto tra i governi italiano ed emiratino per la concessione della grazia.

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