“L’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI, ndr), con foglio riservato del 6 settembre 2018, ha espresso la volontà di continuare ad avvalersi della facoltà di non rivelare le generalità della risorsa fiduciaria citata nella nota del SISDE del 3 settembre 1997. Il Servizio, argomentando le motivazioni a supporto della propria decisione, ha evidenziato l’irreperibilità del soggetto e, quindi, l’impossibilità di chiedere allo stesso il consenso (negato in precedenti circostanze simili a quella in parola) ad essere sentito quale teste nell’ambito del procedimento in parola”.
...“L’AISI, che è subentrata al Sisde, ha riferito con nota riservata della irreperibilità della fonte con la conseguente impossibilità di interpellarla sull’autorizzazione a rivelarne l’identità. Nel corso delle indagini, e vieppiù nel corso dell’istruttoria della Commissione parlamentare d’inchiesta i cui atti sono stati integralmente acquisiti, sono emerse numerose fonti informative tra cui quelle della Digos di Udine e dei servizi di Firenze e di Trieste, alcune delle quali sono state poi escusse, le cui dichiarazioni sono risultate inutili, inattendibili e non verificabili”. lavocedellevoci
Il reperimento di informatori e middle men d'interesse delle agenzie d'intelligence non è così semplice come sembra. Attraversa continenti e ambienti molto opachi.
La gestione di questi personaggi non è in mano ad una singola agenzia.
Non ha senso guardare con sospetto al rifiuto opposto dall'Aisi.
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