Nelle casse di Hayat Tahrir arrivano soldi occidentali perché è la fazione più forte sul campo e può offrire migliori prospettive per la stabilità della Siria.
Prospettive che al momento i piani della Turchia non garantiscono.
Proprio per questo motivo, piuttosto che per una questione di foreign fighters da tenere lontano dalla patria (a giudicare dalle inchieste giudiziarie molti combattono con Daesh), l'Italia potrebbe essere tra le nazioni appartenenti alla coalizione citate in maniera generica dal ministro Cavusoglu.
Si tratta di una dichiarazione che in un certo senso conferma le voci provenienti dal nord della Siria, secondo le quali i rapimenti ancora in corso di cittadini italiani sarebbero stati messi in atto dai gruppi sostenuti dalla Turchia come avvertimento o vendetta nei confronti del nostro Paese.
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