sabato 24 novembre 2018

من ظفار إلى مسندم … للكبير و للصغير

Non è un mistero nel Golfo che Mohammed bin Zayed da sempre prenda in seria considerazione la possibilità di annettere l'Oman agli Emirati.
L'incidente accaduto ad inizio anno, quando al Museo del Louvre di Abu Dhabi venne esposta una mappa che includeva il governatorato di Musandam in territorio emiratino, è stato parte di un approccio più moderno della strategia portata avanti da Mohammed bin Zayed che ha creato nel corso degli anni reti di spie pronte a mettere a dura prova la calma che caratterizza gli omaniti.
Potrebbe corrispondere a verità la versione secondo la quale Sua Altezza Abdullah bin Zayed, intervenuto alle celebrazioni per il national day in Ambasciata, se ne sarebbe andato dopo aver ascoltato una canzone che ribadiva il concetto di appartenenza di Musandam al Sultanato.
Sono quelle scintille che possono fare nascere guerre nel Golfo.
Il gesto del mantello sfilato mentre la delegazione usciva in tutta fretta (possibile sintomo di nervosismo) confermerebbe l'accaduto.
E' risultato poco convincente il comunicato ufficiale sul profilo Twitter dell'Ambasciata omanita che ha chiarito che il ministro è dovuto andare via per impegni improvvisi e ha ribadito la natura fraterna del rapporto tra i due Paesi.

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