Più che al caso Regeni, come teorizzato dalla stampa vicentina, quello di Karim Beshri sembra simile alla vicenda di Icaro Masseroli. Se c'è una base di colpevolezza, questa è da inquadrare anche nella realtà libanese e negli ambiti per cui alcune attività e contatti fanno scattare l'accusa di terrorismo.
Sarebbe interessante anche conoscere l'affiliazione politica di investigatori e magistrati responsabili dell'inchiesta. Spiegherebbe per quale motivo i tempi per una risoluzione sembrano lunghi. Forse Farnesina e servizi, nonostante gli ottimi rapporti tra Italia e Libano, cercano di risolvere la questione senza immergersi più di tanto nel contesto locale.

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