mercoledì 5 settembre 2018

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A testimonianza del clima d'incertezza e terrore che si respira nel regno rispetto a vicende del genere, va ricordato che Shaykh Mohammed Al Arifi all'indomani dell'arresto non fece commenti nemmeno sui social. Proprio lui che aveva ricevuto pubblicamente la solidarietà di Shaykh Salman quando fu arrestato per avere criticato la gestione della manutenzione della Ka'bah. Si è evidentemente sacrificato per il bene maggiore. Continuare ad essere guida spirituale in un momento delicato per l'Arabia Saudita.
Shaykh Al Awdah non è tra i giuristi più seguiti o osannati da islamisti e jihadisti.  E' amato e stimato dai credenti in tutto il mondo per la sua conoscenza della religione e i modi gentili. La perdita di moglie e figlio in seguito ad un tragico incidente sconvolse la comunità islamica.
Gli anni trascorsi in prigione all'epoca di Bin Laden (con il quale non ebbe mai rapporti) a causa delle critiche al governo lo hanno di certo segnato. Anche prima della disputa con il Qatar era ben consapevole del fatto che i suoi movimenti erano sotto stretto scrutinio.
L'establishment religioso saudita attualmente pare diviso in tre campi.
I giuristi che osteggiano le riforme e la modernizzazione messe in atto da Mohammed bin Salman vengono zittiti e a volte arrestati. Gli imam storicamente vicini alla Fratellanza e alle iniziative di dialogo e confronto organizzate dall'Emiro del Qatar, quando non arrestati, vedono la loro libertà di azione fortemente ristretta. Gli imam che da tempo hanno abbracciato una interpretazione meno oscurantista del Corano sono chiamati a ricoprire posizioni di vertice negli organismi di controllo ma a passo molto lento.
Sua Maestà sottolinea spesso in pubblico l'impegno dell'Arabia Saudita contro il terrorismo.
Il principe ereditario non perde occasione per ribadire il ritorno al vero Islam. Quello moderato.
Entrambi però sembrano ancora lontani dal passo cruciale che permetterà in concreto di cambiare il corso della storia. Non un cambio di madhab (mossa che esacerberebbe gli animi dei più oltranzisti) ma almeno una sua riforma verso una visione moderata.
In mancanza di questo passaggio, le controversie all'interno del regno continueranno ad influenzare la galassia islamica soprattutto in relazione alle derive eversive.

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