È però ormai del tutto evidente che Salvini ha in testa ben altro, collocando la sua attività di ministro “al servizio” del suo disegno politico e tenendo per sé esclusivamente la quota di potere che serve allo scopo, delegando tutto il resto alla struttura ed al suo efficiente Capo di Gabinetto.
Roberto Arditti Formiche
Il modo in cui Salvini interpreta il proprio ruolo di Ministro dell’Interno è la risposta a Renzi che in altra epoca avrebbe duramente redarguito Alfano perché non era riuscito a guadagnare consensi nonostante le opportunità offerte dalla sua poltrona.
Il ministero dell’Interno non è un dicastero di facile gestione e, soprattutto se il referente elettorale ha composizione eterogenea, non rende automaticamente simpatici.
Salvini ne sfrutta le potenzialità al meglio per vedere riconfermata la fiducia da parte dei propri elettori e per conquistare i consensi di chi lo segue affascinato dai suoi modi e dalla determinazione.
Gestisce personalmente i dossier che possono garantirgli consensi e lascia il resto al suo ufficio o dà una sistemata ai decreti di Minniti.
Sul fronte interno per il momento la strategia funziona.
La gente per strada, inclusi i vu cumprà, ancora lo acclama e l’opposizione non riesce a essere incisiva perché non sa effettivamente cosa contestargli.
Qualcosa che faccia capire all’elettorato che non è tutto oro quello che luccica.
La presenza social di Salvini è un'arma che lo affianca in maniera efficace per avvicinare la sensibilità della gente a quello che lui propone.
L’intervento di Minniti ieri sera è stato un esempio di come sia difficile contrastarlo.
Alla gente comune ormai non interessa più cosa ha fatto il governo Berlusconi e chi c’era assieme a loro. Dargli del leninista poi, è stato come fargli una carezza.
Sul fronte internazionale il ministro Salvini rischia di diventare lo scolaretto a vita di Orban che lo usa per mettersi a capo di un piccolo club in grado di tenere testa all’Europa.
A quei Paesi non bastano più le paccate di soldi per eseguire il compitino assegnato.
Vogliono dettare condizioni a loro più favorevoli.
L'Italia è un ottimo partner per tentare il grande salto.
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