venerdì 20 luglio 2018

Il comandante zittito

Social media users in Arabic have mentioned that Soleimani will come to Gaza to deliver his speech, but the information has not been confirmed by official Iranian, Israeli, or Palestinian sources.
jpost

Un selfie con il generale Soleimani è un sogno nel cassetto.

Un discorso a Gaza, sul posto o in collegamento (ufficialmente non avvenuto alla fine per problemi tecnici), pone un doppio problema. Servirebbe a collocare un sigillo di ufficialità a quello che è il governo vero in Iran, ovvero i militari a sostegno dell'Ayatollah, e mostrerebbe tutta la fragilità di Haji Ghasem Soleimani.
Un uomo abilissimo nel costruire la retorica sciita dell'asse verso il Mediterraneo e l'odio contro Israele, cioè narrazioni che riescono a mettere assieme tante realtà in apparenza diverse tra loro (inclusi i pakistani pronti a immolarsi in Italia).
Ma pur sempre un militare con una sua logica molto semplice.
Alcuni mettono in dubbio anche la veridicità del diploma da geometra citato in qualche biografia ufficiale.
Per questa ragione Soleimani è uscito dall'ombra all'improvviso e in maniera prorompente proprio nell'era dei social. Le immagini e i frammenti dei discorsi riescono su Internet a celarne le debolezze e i limiti, ma ad esaltare in maniera potente la dialettica semplice ed efficace che ha presa sulle masse così come sulle elite.
La squadra social dell'IDF è specializzata in questo campo (mettere in relazione profili reali e virtuali per poi andarne a colpire le criticità) e ha avuto partita facile .


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