Al momento non risulterebbe eletto, ma ha raccolto diverse migliaia di voti.
Dai circoli di Sairoon sarebbe stata confermata la disponibilità ad appoggiare la candidatura di Abadi a primo ministro.
L'impresa di Sadr rafforza la posizione saudita nel rapporto con l'amministrazione di Trump. Un ex-assetto americano nelle mani dei sadristi ribadisce il concetto.
Per il momento, oltre a tenersi distante dall'Iran e dal settarismo, Sadr incarna il secolarismo tanto caro ad Otaiba.
Sauditi ed emiratini possono dirsi soddisfatti.
Il futuro è un'incognita.
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