Robert Ford, the US last ambassador to Syria (2011 - 2014) and a fellow at the Middle East Institute, a think tank which provides "non-partisan, expert information and analysis on the Middle East", told The National that Mr Trump's government has to walk a fine line in any strikes against Mr Al Assad's regime.
“If they [Trump officials] are serious about deterrence, they'll have prepared a series of sustained strikes every time Assad uses chemical weapons,” he said. thenational
Una conferma del piano che avrebbe in mente Mohammed bin Salman, visto che il MEI è in larga parte a libro paga saudita.
Lanciare un segnale forte ad Assad è necessario per stabilire i limiti entro i quali si può muovere in caso di una sua permanenza alla guida del Paese che al momento appare scontata.
Ma bisogna anche dare un colpo ben assestato all'Iran e rassicurare Israele per impedirgli di entrare nel conflitto in maniera più sostenuta magari allargando il proprio raggio d'azione in Libano.
Se Israele inizia a fare sul serio in Siria, allora un conflitto mondiale è inevitabile.
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