martedì 24 aprile 2018

Alfie e lo ius soli

“Bisogna fare molta attenzione al modo in cui si usano le immagini nei contesti di guerre e conflitti. Non si può e non si devono muovere le opinioni solo sulla base delle immagini, poiché naturalmente suscitano moti – spesso giustificati – di irritazione, compassione o partecipazione. Ma, così come queste emozioni arrivano tutte d’un colpo, così altrettanto rapidamente rischiano di andarsene, se non si promuove ben altra consapevolezza basata sui fatti e sull’illustrazione dei problemi che sottostanno alle immagini” Giampiero Massolo Agenzia Dire

L'ondata emotiva del momento è sufficiente a determinare una risposta da parte dei governi che sia favorevole alle lobby interessate. Risposta i cui effetti, così come è accaduto per il caso siriano, alla fine non riescono a cambiare in maniera significativa lo status quo.
In effetti l'intelligence italiana sembra puntare più su interviste e reportage.
E' facilitata dal fatto che in Italia c'è poca conoscenza delle vicende estere e dei meccanismi della guerra. Le campagne d'influenza, con o senza immagini, hanno successo dove regna l'ignoranza.
Le immagini non spostano più di tanto l'opinione maturata nel tempo.
Possono al massimo rafforzarla attraverso la percezione.
Nell'Italia della svolta a destra a poco o nulla sono servite le immagini dei civili uccisi per mesi in Siria da esercito russo e milizie assadiste. E senza armi chimiche.
La notizia della distruzione di un paio di strutture di produzione di armi chimiche ha invece quasi provocato un'insurrezione. Il popolo dei social all'improvviso si è preoccupato della sovranità della Siria e dell'ingresso dell'Italia in una guerra senza fine.
Interessante risulta la reazione alla cittadinanza concessa al piccolo Alfie.
I delusi della sinistra hanno sottolineato come un governo incapace di battersi per lo ius soli abbia in maniera quasi automatica concesso la cittadinanza al piccolo britannico.
Anche in questo caso le immagini dei genitori disperati, i cui interventi hanno avuto grande spazio sulla stampa italiana, non hanno fatto grande differenza.
L'insoddisfazione legata alla situazione politica attuale ha prevalso.
Il governo ha probabilmente messo in conto che non sarebbe servito a niente.
Ma non ha calcolato che in Gran Bretagna certi dettagli non sfuggono.
E quando si presenterà l'occasione presenteranno il conto.

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