venerdì 5 gennaio 2018

Smantelliamo i servizi segreti

Quando ero all'università c'era una ragazza della locride nel mio pensionato che faceva invidia a tutte, non tanto per le enormi ricchezze, ma per il modo che aveva di esibirle.
Gioielli, pellicce, case.
In un pensionato di suore non vanno ragazze povere, e le calabresi erano tra le più ricche, ma almeno cercavano di fingere modestia.
Era figlia di una coppia di medici. Dicevano che era stata adottata.  Non che fosse una colpa.
Ma assomigliava loro molto poco. Soprattutto nel carattere.
Non aveva una gran passione per lo studio. Infatti la madre veniva spesso a trovarla e cercava di mettere riparo a questa sua manchevolezza. Aveva studiato anche lei a Bologna e aveva mantenuto i contatti all'università. Almeno così si diceva.
Una domenica di primavera, proprio mentre la madre era in visita, vennero i carabinieri per comunicarle che il marito era stato rapito. Chi aveva avuto modo di assistere all'incontro (un pensionato femminile è una piccola centrale di ascolto) riferì che la prima cosa che la signora disse, fu che delle questioni materiali si occupava il marito e che lei non aveva idea di come fossero gestiti i soldi. Il che ci fece sorridere perché sapevamo che era lei il vero deus ex-machina della famiglia.
Infatti il rapimento si concluse positivamente dopo parecchi mesi grazie al pagamento di un riscatto sostanzioso e con magistrati e polizia che se la diedero di santa ragione perchè non si capiva come la famiglia fosse riuscita ad aggirare le restrizioni imposte sui beni.

In sintesi volevo dire che quando stamattina ho letto di questo giovine candidato pentastellato che vuole smantellare i servizi segreti, ho pensato che ne avevo scritto. Ci ho messo un bel po' a ritrovare il post. Ha delle idee decisamente originali. Da grillino.
Poi ho pensato anche, che le scorse settimane in tema di nomine s'era detto che avrebbero designato un secondo vicedirettore all'Aisi.
Però ho rigirato Google come un calzino e non risulta.
Figurarsi se Blengini si faceva mettere una stampella.
Quindi ho pensato che con lui posso stare tranquilla.
I miei servizi segreti non li smantellerà nessuno.
Piuttosto questo tizio è il candidato migliore per un posto al Copasir.
Secondo me ci fa un pensierino anche Blengini.
Tra pensatori ci s'intende.

Dice. Ma che c'azzecca con la storia calabrese ?
Io quando penso ai servizi segreti, penso subito alla Calabria.
Un giorno ci andrò. Mi faccio accompagnare da tortellino che lui è pratico del posto.

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