“And the stupidity and evil of the subsequent rape of my wife, not as a lone action, but by one guard, but assisted by the captain of the guard and supervised by the commandant.“ Joshua Boyle
"The Pakistani government´s cooperation is a sign that it is honoring America´s wish that it do more to provide security in the region,"
"They worked very hard on this, and I believe they´re starting to respect the United States again,"
Donald Trump
A proposito di stupidità in questa strana vicenda ce n'è abbastanza su tutti i fronti.
In un Paese normale ai coniugi Boyle sarebbero già stati tolti i figli.
Alla fine però, la liberazione di un ostaggio è un'arma potente per la politica.
Quindi per il momento tornerà il silenzio.
La storia sulle violenze subite è tutta da verificare.
Piuttosto organica ad un ammorbidimento delle autorità americane che avrebbero molto da investigare sui rapporti di Boyle con la sfera qaedista afghana, soprattutto in relazione al suo precedente matrimonio.
Da verificare anche la dinamica dell'operazione di liberazione.
Qualunque sia la verità, il governo pachistano avrebbe potuto calibrare meglio le proprie mosse. Offrendo su un piatto d'argento l'hostage rescue senza trattativa, lascia mano libera a Trump per fare la voce grossa ogni volta che ne ha bisogno.
Che in fondo è la sua politica estera. Molte chiacchiere e pochi fatti.
Orientamento che però danneggia le nazioni con problematiche che vanno al di là del terrorismo, come il Pakistan.
Nessun commento:
Posta un commento