“But at the same time, it is also possible that the group would manipulate this, which would be a way of showing a link without it necessarily being real, and no-one really being able to discount it,” he added. theindependent
Scrissi in tempi non sospetti, che sarebbe arrivato il giorno in cui Daesh per compiere attentati si sarebbe servito anche di non musulmani. Deduzione logica da evidenze di cronaca e dalla constatazione che la metodologia religiosa adottata va ben oltre la devianza.
Il tizio sbarbato in giacca e cravatta che uccise l'Ambasciatore russo in Turchia a tutto faceva pensare tranne che alla Jihad. E la battaglia feroce che gli anarchici di Cosenza fecero, più che altro per dare respiro a vecchi rancori nutriti contro la locale Digos, per dare supporto ad Hamil Mehdi, era certamente organica a legami storici che certa sinistra ha con gruppi ritenuti rivoluzionari piuttosto che terroristici, ma pericolosamente foriera di scenari e alleanze nuove.
La rivendicazione della strage del casinò non è stata casuale come in molti sostengono.
E' parte della strategia della tensione da sempre promossa da Daesh.
A questo punto, chi o cosa sia veramente Paddock, non importa molto.
Per questo motivo i perpetratori sono spesso drogati, ladruncoli, emarginati.
Convertiti ma ancora dediti ad attività completamente fuori dai perimetri dell'Islam.
Perfetti soldati per la guerriglia globale.
Attualmente una strategia del genere serve a coprire una transizione incerta.
Ma presumibilmente continuerà per lungo tempo.
E porterà reclute nel forziere di Al Qaeda.
I puristi della Jihad di certo non si uniranno ad un gruppo che sembra ormai un agglomerato di anarchici allo sbando.
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