mercoledì 27 settembre 2017

I patrioti

Decisamente interessante l'evoluzione della strategia mediatica pensata per la visita di Haftar.
Dalla serata dell'arrivo sino al pomeriggio degli incontri era disponibile solo il video dei passaggi in macchina tra albergo e ministero.
Nella serata di ieri sono iniziate a piovere immagini a più non posso. L'incontro con i ministri e i generali. La cena al circolo ufficiali.
Era evidentemente nelle intenzioni del governo italiano, soprattutto dopo la campagna sulle testate internazionali che puntavano i fari sui presunti crimini di guerra e sul fallimento delle politiche italiane in Libia, mantenere un basso profilo sulla visita. Poi le esigenze sono cambiate.
Da un lato l'ufficio stampa di Haftar tiene molto ad esaltarne l'immagine, assieme a quella del figlio, specie quando è all'estero. Dall'altro il generale deve almeno per il momento avere risposto positivamente alle indicazioni della signora Pinotti e del ministro Minniti circa il suo futuro politico.
A quel punto conveniva mostrare al mondo intero, specie a Francia, Inghilterra e Nazioni Unite, il successo dell'ospitata (volo, vitto e alloggio a spese del governo) del generalone dai baffetti turchesi. In verità è da un pò di settimane che ha smesso la tinta per mascherare il giallo tipico dell'età.
E va bene così. Purché se ne parli.

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