martedì 22 agosto 2017

The road to Damascus. Se non fossimo il Paese che siamo.

La nostra fonte sostiene che l’ordine di colpire Regeni «era venuto dall’alto». Non pensa che il presidente al Sisi avesse chiesto il suo omicidio, ma aveva espresso con chiarezza la volontà di dare un esempio agli stranieri. A quel punto «i gorilla dei servizi di sicurezza hanno preso in mano la situazione, facendola sfuggire a qualunque controllo». Hanno spinto l’esempio oltre la stessa volontà di al Sisi, torturando e uccidendo il ricercatore italiano. Una volta scoppiato lo scandalo, però, le massime autorità egiziane hanno deciso di gestire la crisi negando tutto, invece di fare chiarezza e punire i colpevoli. lastampa

Volutamente ambiguo ma chiaro abbastanza.

A me pare che l'operazione mediatica iniziata sul Nytimes e proseguita da noi, non serva ad altro che a convincere Trump del fatto che flirtare con i dittatori di Africa e medio-oriente sia un orientamento pericoloso e poco proficuo per gli interessi americani.
I nostri servizi segreti e il governo, che ben si prestano a queste manovre vista la tendenza a navigare nelle controversie, sono capitati in mezzo al gioco. E probabilmente c'è qualche interlocutore italiano che è stato interpellato ed ha fatto sua la diatriba.
All'agente Aise che ha avuto la possibilità di sfogarsi sulla sponda amica, qualcuno spieghi per favore che nell'Italia in cui per cultura della sicurezza s'intendono le passerelle al Copasir e le sfilate ai convegni, è inevitabile che venga giù il Paese quando il suo direttore viene dato ospite di un manipolo di criminali. Se nessuno spiega alla nazione che ad un dittatore isolato non rimane altro che servirsi del giornale di famiglia per dimostrare che invece tutti lo desiderano, allora la gente rimane a bocca aperta, e talvolta finge anche sdegno, a sapere che si va a trattare per le liste di Daesh. E che comunque se non si porta lui e la sua combriccola davanti ad un tribunale, è lecito andarlo a trovare. E nemmeno è illegale.
Persino il combattente siriano su Twitter risulta più credibile quando racconta della spartizione del bottino del riscatto italiano. Cash.
L'articolo dell'irlandese che si fregia di essere stato cacciato dal Pakistan, manco fosse Jonathan Bank, è stata la classica ciliegina sulla torta.
Se uno che lavora nell'intelligence in Italia non ha lo stomaco per sopportare il circo mediatico del caso, allora è bene che cambi mestiere. Ma di questi tempi tenersi stretto un lavoro sicuro è segno di sagacia. Detto in maniera brutally honest ma come sempre con stima e affetto . Che di questi tempi, aridi di sentimenti, non è poco.

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