mercoledì 9 agosto 2017

Pistolotti

Il suo professore di latino, anche se poi Minniti si sarebbe laureato in filosofia, del resto gli diceva: «Lei mi sembra portato, più che altro, per la filologia». Proprio per questo quando a Minniti tocca leggere i pistolotti verbosi di Roberto Saviano e di altri santoni del politicamente corretto che non fanno che dirgli che è uno sbirraccio e un fascistone, anche se è nato e cresciuto nel Pci e nei suoi derivati, a lui viene naturale di ragionare - ma riservatamente, com’è ovvio sulla vuotezza lessicale e sul frou frou di certa presunta contemporaneità. Viene da una famiglia di militari. Papà generale e così i suoi fratelli. Anche Marco voleva arruolarsi in aviazione, invece si iscrive alla facoltà di Lettere e al Pci, rompendo una tradizione familiare che si ricomporrà molti anni dopo. Il Messaggero 9 Agosto 2017

Quando iniziai a seguire più da vicino i servizi segreti, puntai i fari anche su di lui ovviamente.
Ma non mi ero resa conto del fatto che fosse così potente. Come tutti, mi ero lasciata abbagliare dai suoi modi in apparenza dimessi. E mi era simpatico perchè ho da sempre un buon rapporto con i calabresi, nonostante non siano delle persone molto semplici da maneggiare. Sono molto simili ai sauditi, che amo altrettanto.
Poi un giorno, alla conferenza stampa di presentazione della relazione sul fenomeno della radicalizzazione, ad una domanda di Marco Ludovico, per il quale il ministero dell'interno è praticamente una seconda casa, Marco Minniti con aria seria e tono anche più grave fa :
io e lei non ci conosciamo ancora, credo .
E in quel momento, io che non sono tipo da spaventarsi dal momento che purtroppo di gente che sa come fare male in vita mia ne ho incontrata, ho sentito i brividi correre lungo la schiena.

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